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Channel: THE MATRIX OF SYMBOLISM (FUORI DI MATRIX)
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LE NUOVE DIRETTIVE UNESCO PER CORROMPERE I BAMBINI

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L’UNESCO (che è l’agenzia “culturale”” dell’ONU) ha appena pubblicato le direttive globali per i nuovi standard di educazione sessuale da impartire in tutte le scuole ed asili infantili dell’Occidente. Firmata dalla direttrice generale dell’UNESCO, l’ebrea francese Audrey Azoulay, che è stata ministra della “cultura” per Hollande, che l’ha piazzata all’ONU prima della caduta.
Fra le cose curiose del testo, c’è che la direttive della “nuova educazione sessuale” , l’UNESCO dice che s’inserisce nel programma politico dell’ONU per il 2030 sullo “Sviluppo Sostenibile” (sic).


L’Unesco prescrive le conoscenze e gli atteggiamenti da inculcare nei giovani secondo ogni classe di età. Si martella sull’esigenza di informare sulla prevenzione delle gravidanze indesiderate (contraccezione ovunque, l’aborto “laddove è legale”: ecco lo sviluppo sostenibile) e sui “diritti alla salute riproduttiva”; ma non meno martellante è l’insistenza sulla ‘uguaglianza di genere’ e la promozione dell’ideologia di genere.
Con particolare cura per l’insegnamento gender ai bambini tra i cinque e gli otto anni.
In 139 pagine scritte in perfetta neolingua della dittatura LGBT, l’UNESCO sottolinea con forza il “rispetto” per l’orientamento sessuale, il “rifiuto degli stereotipi”, il “diritto” degli scolari di godere dei piaceri della carne, naturalmente condito con gran pedagogia “della responsabilità” da non confondere in alcun modo con la moralità tradizionale. Difatti afferma come cosa fatta che la responsabilità dell’educazione sessuale dei figli va sottratta alla famiglia e ai genitori, e deve essere data allo Stato (che veglia su tutti noi ché non insegniamo ai bambini gli “stereotipi” che mancano di rispetto ai sodomiti). L’educazione alla castità non viene evocata se non per condannarla come malsana, e contraria allo sviluppo sostenibile. Ai bambini viene insegnato a mettere in discussione e persino a rigettare i valori e le convinzioni dei loro genitori sul sesso e sul matrimonio, i bambini devono al più presto “riconoscere” che i loro “valori” possono essere “diversi” dai loro genitori.Audrey Azoulay, ebrea francese.

Il programma pedagogico che l’UNESCO vuole estendere ai bambini del pianeta intero attraverso le sue “linee-guida tecniche” prevede che fin dalla scuola primaria (dai 5 agli 8 anni) gli scolari imparino dall’insegnante l’omosessualità nel quadro di una sessualità sostenibile.
Dai 9 ai 12, ai ragazzini e ragazzine viene insegnato come individuare i segnali della gravidanza.
Dai 9 anni gli scolari imparano le modalità del piacere maschile e femminile. La masturbazione viene raccomandata purché, stranamente, “in privato”: forse per scongiurare che adulti particolarmente sensibili a queste direttive vengano colti in flagrante pedofilia, insegnando in classe come “toccarsi”?
Forse si suggeriscono ripetizioni private in casa? Fuori dagli occhi indiscreti?

Secondo il nostro ministero e governo, come noto, la “teoria del gender” non esiste, e non viene insegnata nelle scuole, si tratta di una allucinazione di genitori complottisti, gli stessi che credono che 12 vaccini siano dannosi, e che esistono le scie chimiche. Infatti è vero: ecco l’UNESCO prescrivere che i bambini a 5 anni imparino a “definire il genere e il sesso biologico e descrivere la loro differenza”, e vengono invitati a “riflettere sul proprio sentimento di appartenenza a un genere”.
Una nozione di cui ciascuno capisce la necessità per preparare i piccini alla dura realtà della vita che li attende nel mondo globalizzato come disoccupati sostituiti da robot e “immigrati”; infatti la “riflessione” sul proprio “sentimento gender” è il preludio necessario per il corso ulteriore: a 9 anni, si chiederà agli scolari di “saper spiegare come l’identità di genere di una persona può non corrispondere al sesso biologico” – e soprattutto a “dimostrare rispetto per l’identità di genere altrui”; dai 5 anni va inculcato il rispetto per le famiglie “diverse”; dai 12, i bambini devono essere già edotti sul fatto che i rapporti omosessuali sono “piacevoli” e non portano affatto infezioni; l’uso del condom sarà insegnato approfonditamente.
Le conoscenze dei bambini in materie omosex devono essere sistematicamente valutate e tracciate (forse come preludio all’espulsione dalle scuole, come per i non-vaccinati; forse per identificare i renitenti da sottoporre a “corsi di recupero”). Ma non solo i bambini: anche gli insegnanti dovranno essere sottoposti ad un rigoroso programma di indottrinamento, e se occorre di rieducazione, in modo che apprendano a trasmettere le opinioni e i valori richiesti dall’ONU .
“Questa formazione può essere inclusa come parte del curriculum degli istituti di formazione degli insegnanti (pre-servizio) o come formazione degli insegnanti in servizio”, spiega il documento dell’UNESCO: è facile capire che questo è un progetto di “selezione” di insegnanti omogenei all’ideologia LGBT e “sbarramento”, quando non licenziamento, di insegnanti non convinti dei “valori ONU”: una intimidazione e discriminazione odiosa basata sulle idee e la morale dei docenti. Possono essere bloccati nella carriera e perdere lo stipendio se non si adeguano alla nuova morale “libertaria”, così come i medici di base possono essere espulsi dal sistema sanitario se si oppongono alle 12 vaccinazioni.

IL NUOVO “JUS SODOMITICUM”

Del resto il recentemente nominato alto responsabile delle Nazioni Unite, il thailandese Vitit Muntarbhorn, che è un avvocato “dei diritti” e attivista omosessuale, ha apertamente dichiarato che la libertà religiosa è “secondaria” in confronto alla libertà LGBT; le scuole cattoliche o protestanti “devono” indottrinare sui benefici dell’omosessualità, e fin dalle più tenera età: “Quanto prima, tanto meglio”.


E’ la dittatura mondiale dei pederasti, che si attua in un nuovo jus sodomiticum obbligatorio, e contrario al diritto naturale. Non a caso la Cassazione ha tolto la faiglia ad una coppia di Casale Monferrato e l’ha resa adottabile, perché la mamma a 57 è “troppo vecchia” e incapace (si noti la neolingua: “di comprendere quali siano i bisogni emotivo affettivi e pratici” della bimba, mentre Niki Vendola, che è diventato “mammo” sodomitico per acquisto di bambino altrui, a 58 anni, non è troppo vecchio e non viene perseguito dalla stessa Cassazione, anzi.
Un tipico esempio di “diritto diseguale”, favorevole ai viziosi ricchi e potenti e ostile ai poveri normali. Cosa ci vuole per riconoscere il nuovo totalitarismo?

Fonte:

Ucciso davanti alle sue figlie un altro scienziato farmaceutico che faceva ricerche sui danni dei vaccini.

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Tristan Beaudette con la sua famiglia.
Image Source:http://i.dailymail.co.uk/i/newpix/2018/06/26/14/4D9668F400000578-5879979-Tristan_Beaudette_35_died_on_Friday_when_he_was_shot_while_campi-a-21_1530018498947.jpg


Ecco l'elenco dei documenti di ricerca sui vaccini ai quali Tristan lavorava.

- Particelle di poliuretano degradabile con acido per la valutazione biologica dei vaccini a base di proteine ​​e analisi in vitro dei prodotti di degradazione delle particelle
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2650432/

- Analisi in vitro di microparticelle di destrano acetalate come potente piattaforma di somministrazione per coadiuvanti del vaccino
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2882515/

- Attivazione delle cellule T da particelle di idrogel sensibili al pH caricate con l'antigene in vivo: l'effetto della dimensione delle particelle
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2640420/

- Studi in vivo sull'effetto del co-incapsulamento del DNA CpG e dell'antigene in vaccini anti-degradazione acido-microparticellare
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2731711/

- Dextran derivato da acetale: un materiale biodegradabile acido-reattivo per applicazioni terapeutiche
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2673804/

- Il destrano acetato è un materiale sintonizzabile chimicamente e biologicamente per l'immunoterapia particellare
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2666992/

- Legatura chemoselettiva nella funzionalizzazione di particelle a base di polisaccaridi
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2759380/

- Microparticelle di destrano modificate con acetale con degradazione cinetica controllata e funzionalità superficiale per la consegna del gene nelle cellule fagocitiche e non fagocitiche
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3379559/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/…



Le streghe l'Inqusizione e i protestanti

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In questo vecchio articolo, datato 1990, Antonio Socci ha ricostruito brevemente la vicenda della caccia alle streghe. Tradizionalmente associata all’Inquisizione, è ormai un dato acquisito della storiografia più recente che si trattò di un fenomeno prettamente moderno – quindi non medievale – e soprattutto di matrice protestante. La strumentalizzazione successiva, da parte della pubblicistica anticattolica, della caccia alle streghe è sintomatica del rapporto tra cattolici e protestanti.
Questi ultimi, infatti, accusavano la Chiesa di uccidere poche streghe: così poche da far pensare ad una complicità. Poi, secoli dopo, i protestanti hanno accusato – ed è così ancora oggi – la Chiesa di averne uccise invece troppe. Attribuendo ai cattolici la responsabilità di roghi che invece erano stati appiccati soprattutto nei paesi protestanti (già a partire dai tempi di Lutero e di Calvino che della caccia alle streghe furono grandi sostenitori).


tratto da: Il Sabato, 28.04.1990, n. 17, p. 82.

di Antonio Socci

Sono usciti di recente due volumi che ristabiliscono la verità storica sull’Inquisizione.
Il primo, edito da Sansoni, è opera dello storico napoletano Giovanni Romeo. Il secondo è la biografia, scritta dal danese Gustav Henningsen, di Alonso de Salazar Frìas, inquisitore spagnolo.
la Chiesa
[…]
Ricordate la «leggenda nera» dell’Inquisizione? E la crudele follia degli inquisitori, aguzzini per vocazione, belve assetate di sangue? Da almeno due secoli come un macabro ritornello grava sulla Chiesa questa colpa storica. Ebbene: «Il XX secolo si appresta a lasciare in eredità al terzo millennio che s’apre un’immagine sorprendentemente nuova dei tribunali come quelli inquisitoriali, tradizionalmente relegati dal nostro immaginario collettivo tra gli orrori del fanatismo clericale».
Lo scrive Giovanni Romeo, storico, docente, all’Università di Napoli e autore del libro Inquisitori, esorcisti e streghe (nell’Italia della Controriforma), uscito di recente da Sansoni. Per gli specialisti, ormai, è un’acquisizione pacifica. Si cominciò negli anni Sessanta, quando due studiosi francesi nel volume L’Inquisition arrivarono alla conclusione che «il Sant’Uffizio era talvolta l’organismo più obbiettivo della sua epoca». La rivista Critica storica ha scritto addirittura che con gli anni e il boom delle ricerche d’archivio si è «continuato ripetendo continuamente elogi sulla razionalità delle procedure e sulla mitezza dei tribunali dell’Inquisizione». Scoperta non più come un’entità demoniaca quanto come «una istituzione dotata di regole razionali e capace all’occorrenza di moderare l’uso della tortura e di scoraggiare denunce e delazioni». Luigi Firpo, lo storico più laicista d’Italia, a cui il cardinale Ratzinger volle aprire le porte dell’Archivio dell’ex Santo Uffizio, arrivò a dichiarare: «Davanti a quel tribunale, più che dei colpevoli di reati di opinione, dei paladini della libertà di pensiero, comparvero delinquenti comuni, persone colpevoli di atti che anche il diritto moderno considererebbe reati… Gli Ucciardone e le Rebibbia di oggi sono vere bolge infernali rispetto alle troppo diffamate celle dell’Inquisizione… era per esempio prescritto che lenzuola e federe si cambiassero due volte la settimana: roba da grande albergo (…). Una volta al mese i cardinali responsabili dovevano ricevere uno a uno i prigionieri per sapere di cosa avessero bisogno».
L’Inquisizione, naturalmente, non fu un benevolo salotto da raccomandare per piacevoli conversazioni, eppure ideò garanzie giuridiche sconosciute ai tribunali laici del tempo (comprese le licenze ai detenuti, che non sono state inventate dal senatore Gozzini).
[…]
All’avanguardia negli studi è stato lo storico danese Gustav Henningsen, autore di un importante saggio sulla figura dell’inquisitore spagnolo Alonso de Salazar Frìas. Il libro, uscito negli Usa nel 1980, è stato finalmente tradotto in Italia da Garzanti che l’ha mandato in libreria proprio in questi giorni: L’avvocato delle streghe (eretici e inquisitori nella Spagna del Seicento) (pagg. 368, L. 39.000).
Quale la sua tesi? Innanzitutto il Medioevo cristiano fu immune dalla follia criminale della caccia alle streghe. Per più di mille anni, per tutti i cosiddetti «secoli bui», non esistono né cacce, né roghi di streghe: il pronunciamento della Chiesa, che fa testo per tutto il Medioevo, su quel fenomeno è il Canon episcopi, attribuito al Concilio di Ancira del 314 d.C., che dissolve con tolleranza, scetticismo e perfino ironia tutte le tenebrose superstizioni -comprese le streghe - che le popolazioni europee avevano ereditato dall’antichità pagana.
L’ossessione sanguinaria della caccia alle streghe è un fenomeno tutto moderno: comincia sul finire del 1400 e prosegue per un paio di secoli, soprattutto nei Paesi protestanti.
Tra gli ultimi tragici episodi vi è quello di Salem, nel New England, la terra nuova della tolleranza protestante e dei diritti dell’uomo, dove furono bruciate venti presunte streghe. «Non devono avere alcuna compassione per queste malvagie, vorrei bruciarle tutte» sentenziava Martin Lutero. Calvino, poi, nella sua Ginevra, fu un vero piromane. Il regno di terrore non colpiva solo i cattolici e i dissidenti. Michelet ha scritto che nel 1513, in soli tre mesi, bruciarono 500 streghe.
Il mondo protestante fu davvero scatenato nei confronti delle streghe.
Con l’ossessione del demoniaco e del male irredimibile, la Riforma produsse «effetti dilanianti per le coscienze religiose dell’epoca, aumentando enormemente il senso di insicurezza personale e collettiva» (M. Romanello). Il Romeo scrive che «le autorità dell’Inquisizione romana (cattolica) evitarono una persecuzione sanguinosa della stregoneria, non solo perché non erano convinte sino in fondo della realtà della setta delle streghe e dei loro crimini, ma anche perché, soprattutto nel tardo ’500, sapevano di poter contare sulla rinnovata presenza di un sofisticato apparato protettivo».
Più avanti si legge: «Le perplessità dei più autorevoli esponenti della Chiesa e dell’Inquisizione romana di fine ’500 non trovano riscontro negli atteggiamenti delle Chiese protestanti degli stessi anni. In queste ultime prevale, rinfocolato anche dal fondamentalismo biblico che le caratterizza, lo zelo intransigente, la propensione al bagno di sangue purificatore. E la distruzione della rete protettiva assicurata dal cristianesimo tradizionale potrebbe aver contribuito in maniera determinante ad innescare le spinte persecutorie».
In quegli anni i protestanti lanciavano accuse di fuoco contro la moderazione del Sant’Uffizio, esibita come prova della complicità della Chiesa di Roma con le streghe: anche i cattolici insomma erano accusati di «magia». Nei secoli successivi la Chiesa si è vista imputare anche gran parte dei crimini e dei roghi allestiti dai protestanti. Come fece il 4 ottobre 1985 Hans Küng su Repubblica che rivelò: «Furono circa nove milioni le vittime dei processi contro le streghe» (gli storici parlano di 20-30mila condanne).
Certo si trattò di un’ossessione collettiva che insanguinò tutta l’Europa. Un massacro abominevole in cui anche i cattolici ebbero le loro colpe. Ma fra i più convinti fomentatori di questa ossessione criminale vi furono proprio le élite intellettuali del tempo. Alcuni nomi? Coke, Bacone e Raleigh, i cervelli della Rivoluzione inglese. E poi Boyle, Ugo Grozio e Cartesio. Il fior fiore della cultura laica del tempo: «Se questi due secoli» scrive Trevor-Roper «furono un’epoca di lumi dobbiamo ammettere che, sotto un certo aspetto, l’epoca delle tenebre fu più civile». Hobbes, nel Leviatano arrivò ripetutamente ad assimilare maghi, streghe e cattolici. «Tutta la cultura dell’epoca» scrive Giorgio Galli «si schiera per la prosecuzione della caccia, che in Inghilterra tocca il culmine proprio nel periodo della Rivoluzione con Matthew Hopkins come grande cacciatore, a conferma della connessione tra persecuzione e affermazione della democrazia parlamentare e rappresentativa».
Il campione intellettuale della caccia alle streghe fu però Jean Bodin, il quale oggi è ritenuto il pensatore politico dello Stato moderno e il teorico della tolleranza religiosa.
Bodin fu l’autore di un manuale giudiziario per la tortura e lo sterminio delle streghe, la Démonomanie, del 1580. Fa un certo effetto paragonare la furia sanguinaria di questi intellettuali moderni alla moderazione illuminata di uomini come Don Alonso de Salazar Frìas.
Dal libro di Henningsen si apprende che, contrariamente a tutte le istituzioni giudiziarie del tempo, l’Inquisizione non usava normalmente la tortura. Questo non solo perché «Ecclesia abhorret a sanguine», ma anche perché «l’Inquisizione si mostrava scettica sul valore della tortura come mezzo per ottenere prove».
[…]
In Italia, Spagna e Portogallo dunque la caccia alle streghe iniziò con più moderazione del resto d’Europa e molto presto il già iniziale scetticismo del Sant’Uffizio divenne una vera e propria barriera di regole che soffocò questa ossessione.

Si ringrazia per la gentile concessione il sito: www.ettorebarra.blogspot.com

Incubo 5G, il Governo aumenta di 110 volte l’elettrosmog? Il libro denuncia di Martucci per Grillo (Ministro Salute): “cittadini come cavie umane, si viola Codice di Norimberga!” E’ già tardi? – NOTIZIA ESCLUSIVA OASI SANA

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di Maurizio Martucci

Dopo l’estate tutti gli “italiani saranno esposti a campi elettromagnetici ad alta frequenza, con densità espositive e frequenze sino ad ora inesplorate. Dopo Settembre l’operazione avrà respiro nazionale. Sottovalutare o ignorare il valore delle evidenze scientifiche disponibili non appare eticamente accettabile”. Pericoloso lascito dai predecessori: ignorati gli appelli precauzionali dei medici ISDE che continuano ad invocare una sensata moratoria, per compiacere Europa e lobby del 5G il Governo Conte potrebbe aumentare di 110 volte il valore limite di campo elettrico emesso dalle stazioni radio base (antenne di telefonia mobile), sommergendo la popolazione con un’irradiazione elettromagnetica multipla e cumulativa di dubbia innocuità, per altro già documentata come (potenzialmente) cancerogena da innumerevoli e accreditati studi nonché (seppur tra le polemiche per una classificazione 2B al ribasso!) dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.


Lo spauracchio è nella bozza di decreto stesa dal dicastero dell’ex ministro Galletti il 18 Aprile scorso e ora al vaglio di Sergio Costa. C’è scritto: considerati gli attuali limiti di legge (6 V/m nella rilevazione su 24 ore e dentro la struttura degli edifici) una “barriera per lo sviluppo della tecnologia” di quinta generazione (5G), il ministro dell’ambiente (di concerto con l’omologa della salute) decreterebbe l’applicazione di nuovi standard per i valori di attenzione “sulla base delle evidenze scientifiche in materia” da tradurre in ben 61 V/m, ovvero innalzando di 110 volte l’elettrosmog (in fisica il vettoriale delle radio frequenze è calcolato al quadrato, cioè campo elettrico+magnetico) per favorire nuove bande simultanee (s’aggiungeranno alle attuali 2G, 3G, 4G) e migliaia di nuove micro-antenne ubiquitarie (si pensa una sul tetto di ogni 12 abitazioni o sui lampioni della luce!) da disseminare senza tregua ovunque, in ogni angolo delle città ma pure in campagne e parchi. Cosa ci aspetta?
IL VIDEO DELLA CONFERENZA: I LATI OLSCURI DELL’ELETTROSMOG
PARLA MAURIZIO MARTUCCI AUTORE DEL LIBRO SHOCK IN USCITA


Snobbato il fronte precauzionista, l’unico criterio seguito sarebbe in ossequio (reverenziale!) ai desiderata degli operatori delle telecomunicazioni, recentemente riuniti a Roma da Eunews per chiedere “una revisione al rialzo dei limiti sulle emissioni elettromagnetiche”, giudicate restrittive, cioè da esplodere verso l’alto al grido di“serviranno molte antenne”! La prerogativa, ad esclusivo appannaggio del business per l’ipercomunicazione di massa stimato in 225 miliardi di euro fino al 2025, vorrebbe l’assenza (sic!) di una dimostrata evidenza scientifica sugli effetti per la salute dell’uomo esposto alle irradiazioni, ritenuta ingiustificata l’applicazione del principio di precauzione da un punto di vista tecnico ed epidemiologico. Ma è davvero così? Ci possiamo fidare di Wi-Fi, wireless e 5G? E su quali premesse di tutela per la salute pubblica? Oppure c’è qualcosa che non ci viene detto? Qualcosa che ci tengono nascosto?


Per confutare quest’assioma stereotipato, fondato su ricerche superate e di dubbia indipendenza, ho scritto l’inchiesta “Manuale di autodifesa per elettrosensibili. Come sopravvivere all’elettrosmog di wi-fi, telefoni cellulari, smartphone e antenne di telefonia. Mentre arrivano 5G e wi-fi dallo spazio!” (il libro uscirà ai primi di Luglio per Terra Nuova Edizioni), una libera (e scevra da condizionamenti) panoramica sui subdoli rischi dei pervadenti campi elettromagnetici, tracciato il perimetro del pericolo ambientale d’Era Elettromagnetica (patito in primis dagli ammalati – sempre più numerosi – di Elettrosensibilità), svelando incongruenze, distorsioni metodologiche e conflitti d’interesse alla base del cosiddetto fronte negazionista, passate in rassegna le maggiori sentenze di tribunale sul nesso giuridicamente accertato telefonino=cancro e gli studi (migliaia!) sugli effetti non termici di wireless e antenne di telefonia mobile.


Riporto: “I governi e le agenzie pubbliche di protezione della salute si nascondono di solito dietro obsolete linee guida ufficiali, che sono state redatte quando si pensava che l’unico modo in cui la radiazione da radiofrequenza poteva influenzare la salute era per l’intensità del campo sufficientemente alta o per l’eventuale potere di riscaldamento, come se il corpo umano fosse una bambola di plastica riempita di liquidi. Questo è falso perché innumerevoli studi scientifici hanno dimostrato che possono arrecare danni alla salute dei campi elettromagnetici molto al di sotto dei livelli delle linee guida ufficiali. Ci sono oggi forse 4 o 5 miliardi di cellulari in uso nel mondo e l’effetto cumulativo può mettere in pericolo l’essere umano”. E poi: “La strategia dell’industria è quella di finanziare studi a basso rischio che assicureranno risultati positivi, e poi di usarli per convincere i media e il pubblico che sono le prove dell’inno¬cuità dei cellulari”. Infine: “L’anello debole della catena è comunque sempre il cittadino, che a fronte di una serie di disponibilità tecnologiche sicuramente utili e appaganti si trova comunque esposto a un rischio quantome¬no possibile”.


Il problema, inutile dirlo, oltre che italiano è europeo e mondiale, se è vero – come è vero – che Fiorella Belpoggi (per l’Istituto Ramazzini direttrice della più grossa ricerca al mondo sugli effetti biologici delle radiofrequenze delle antenne, anticipata nei risultati parziali del 2018) ha ripetuto che “abbiamo identificato un pericolo. Non può accadere come è successo con il benzene, per il quale ci sono voluti 30 anni affinché fossero presi provvedimenti”, tanto che secondo Lorenzo Tomatis (fondatore IARC, Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) far finta di nulla oggi “equivale ad accettare che un effetto potenzialmente dannoso di un agente ambientale può essere determinato solo a posteriori, dopo che quell’agente ha avuto tempo per causare i suoi effetti deleteri”. Infatti (che lo si sappia!), ricerca e medicina forzatamente seguono a rimorchio la più veloce innovazione tecnologica, con l’inevitabile conseguenza che per attendere riscontri medici definitivi bisogna attendere (anche) 10, 15, 20 anni dal momento in cui è stato lanciato l’Hi-Tech sul mercato (in soldoni, con affanno si studiano gli effetti del 3G quando in commercio esce il 5G!).

Non possiamo aspettare decenni per farci (colpevolmente) ripetere dai governanti di turno, “scusate, c’eravamo sbagliati, l’elettrosmog è certamente cancerogeno!”, con chissà quale conta per le persone eventualmente colpite e danneggiate.


Per questo, in conferenza a Firenze, venerdì ho preso un impegno pubblico: manderò il mio libro (in uscita a giorni) al neo-ministro Giulia Grillo perché non possa dire di non sapere. Da consapevole attivista e poi all’opposizione, s’è battuta anche in Parlamento per scongiurare l’incubo MUOS in Sicilia, partecipando persino ad un dibattito pel riconoscimento di Sensibilità Chimica Multipla ed Elettrosensibilità. Quindi la misura del problema la conosce, eccome!

VIDEO VERITA’5G, ECCO COSA CI ASPETTA



Non vorrei che, sostituita la Lorenzin, come suoi illustri predecessori anche la Grillo finisse per avallare una scellerata manovra politico-lobbistica (e non di precauzione sanitaria) che dopo ferragosto ci catapulterebbe (tutti quanti, nessuno escluso) in un pericoloso punto di non ritorno: la tutela della salute pubblica viene prima del 5G! Altrimenti si rischia di violare apertamente il Codice di Norimberga, trasformando la popolazione civile in cavie umane su cui sperimentare nuove tecnologie. E questo non è (assolutamente) ammissibile.

Tatuaggi: particelle di inchiostro viaggiano nel sangue fino ai linfonodi. Quali sono i rischi

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in foto: Artista "tatoo" presente alla London Tattoo Convention 2013.

L’inchiostro che utilizzano per i tatuaggi può contenere nanoparticelle che potrebbero essere responsabili del rigonfiamento dei linfonodi: ecco quali.

L'inchiostro che viene utilizzato per i tatuaggi può contenere piccole particelle che, una volta nel nostro corpo, viaggiano nel sangue fino a raggiungere i linfonodi, provocandone rigonfiamenti cronici. A darci la notizia sono i ricercatori dello European Synchrotron Radiation Facility che su Scientific Reports hanno pubblicato lo studio intitolato “Synchrotron-based ν-XRF mapping and μ-FTIR microscopy enable to look into the fate and effects of tattoo pigments in human skin”.
Inchiostri per tatuaggi. I ricercatori spiegano che gli inchiostri che vengono impiegati per i tatuaggi contengono pigmenti organici, ma anche sostanze come nichel, cromo, manganese, cobalto e il biossido di titanio usato per il bianco. Ma che impatto hanno sul nostro corpo?
Biossido di titanio. Il biossido di titanio viene utilizzato per il bianco e per creare alcune sfumature particolare in aggiunta ai coloranti, ma viene usato anche come additivo nel cibo, nelle protezioni solari e nelle pitture. Studi precedenti, spiegano i ricercatori, hanno dimostrato che sulle persone che hanno evidenziato casi di guarigione ritardata, ispessimento della pelle o prurito dopo un tatuaggio spesso era stato utilizzato proprio il biossido di titanio.

Particelle più piccole del previsto. 

Chiarita la composizione chimica dell'inchiostro, ciò che i ricercatori hanno scoperto è che le particelle ‘viaggiatrici' non sono piccole quanto si pensava, ma molto più piccole: sono nanoparticelle. Per scoprirlo hanno utilizzato la luce di sincrotrone che permette di osservare la particelle più piccole all'interno dei tessuti. “Sapevamo già che i pigmenti nei tatuaggi riuscivano a viaggiare fino ai linfonodi – spiegano i ricercatori – è infatti possibile osservare i linfonodi che si colorano con gli stessi colori del tatuaggio cercando così di espellerli. Ciò che non conosceravamo era la loro forma che è così piccola che non sappiamo cosa possa implicare per la salute e come possa comportarsi”.

Rischi per la salute. 

Gli scienziati sostengono che le nanoparticelle in questione potrebbero essere responsabili di alcune alterazioni che provocano infiammazioni cutanee e reazioni avverse ai tatuaggi. Cosa fare dunque? Oltre a richiedere aghi sterili, le persone che desiderano tatuarsi dovrebbe ancora controllare la composizione chimica dei colori.



Licenza Creative Commons

Come indicato dal sito Fanpage.it , quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Italia.

Intervista ad Aaron Russo. Il Nuovo Ordine Mondiale, la cooptazione, l' 11 settembre, il femminismo, il microchip ...

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«Il mondo è pronto per raggiungere un Governo Mondiale. La sovranità sovranazionale di una élite intellettuale e di banchieri mondiali è sicuramente preferibile all'autodeterminazione nazionale praticata nei secoli passati».
David Rockefeller
Discorso al Bilderberg Meeting in Inghilterra nel 1991.

Aaron Russo era un produttore cinematografico, un regista e un attivista politico, di religione ebraica, nel mese di aprile del 1968, ha aperto la discoteca Kinetic Playground a Chicago, Illinois, in origine chiamandola Teatro Electric, dove hanno suonato numerosi gruppi rock e musicisti di primo piano, come i Grateful Dead, Iron Butterfly, Jefferson Airplane, Janis Joplin, Led Zeppelin, Rotary Connection, e The Who. E' poi stato manager di numerosi gruppi musicali per tutto il 1970, tra cui The Manhattan Transfer e Bette Midler.


L'uomo che disse di NO all'elite

Si dedicò poi alla regia ed alla produzione di film, sei di questi ricevettero la nomination agli Oscar e due il Golden Globe Award nomination, è noto per aver prodotto film come Trading Places - Una Poltrona per due, Wise Guys, e The Rose.
Più tardi, nella vita, egli si dedicò alla realizzazione di documentari a sfondo politico e libertario come Mad as Hell in cui criticava il North American Free Trade Agreement (NAFTA), la guerra alla Droga del governo federale, il concetto di National Identity Card,, e la regolamentazione del governo della medicina alternativa.e America: Freedom to Fascism che copre una varietà di argomenti, tra cui: il Internal Revenue Service (IRS), l'imposta sul reddito, il Federal Reserve System, il National Identity Card (REAL ID Act), l'impianto umano dei microchip tag RFID (Spychip), le Diebold le macchine per il voto elettronico, la globalizzazione, il GrandeFratello, l'abuso di armi Taser, e l'uso del terrorismo da parte del governo come un mezzo per ridurre i diritti dei cittadini.
Come impegno politico prese parte alle elezioni come Governatore e poi alle Presidenziali ed altre iniziative libertarie. Dopo aver combattuto per sei anni contro un cancro di vescica, Russo è morto il 24 agosto 2007 all'età di sessantaquattro anni. 

Sei mesi prima della morte, Russo ha rilasciato un'intervista rivelatrice al giornalista Alex Jones in cui ha parlato di fatti avvenuti undici mesi prima del fatidico 11 settembre 2001. Ne emerge un quadro impressionante in cui spunta il Council on Foreign Relations, il cosiddetto governo-ombra degli Stati Uniti capitanato dalla dinastia bancaria dei Rockefeller. Ecco la sua testimonianza.


Aaron Russo e Nicholas Rockefeller.


L'intervista
- Aaron Russo: Ho incontrato (Nicholas) Rockefeller tramite un avvocato che conoscevo. Quest'ultimo mi ha chiamato per dirmi che Rockefeller desiderava incontrarmi. Avevo girato un video, lo aveva visto e desiderava vedermi. L'ho incontrato e mi è sembrato un tipo a posto. Abbiamo discusso e confrontato le nostre idee e i nostri modi di pensare. Fu allora che egli mi disse, undici mesi prima degli attentati dell'11 settembre, che sarebbe accaduto un fatto. Non mi disse di che cosa si trattava, ma che ci sarebbe stato e che, a partire da quel fatto, (noi americani) avremmo invaso l'Afghanistan per costruire oleodotti attraverso il Mar Caspio; avremmo invaso l'Iraq per prendere il controllo del petrolio e stabilire una base nel Medio Oriente, e integrarli nel Nuovo Ordine Mondiale.

Subito dopo avremmo occupato il Venezuela di Chavez. Ricordo che mi raccontò che si sarebbero visti i nostri soldati partire alla ricerca dei responsabili in Afghanistan, in Pakistan e in tutti quei luoghi, e che ci sarebbe stata una guerra al terrorismo in cui non ci sarebbero stati nemici reali, che tutto sarebbe stato una menzogna, e che sarebbe stato un modo per il governo di controllare gli americani.
E mi disse: << Vedrai degli uomini entrare in caverne alla ricerca… alla ricerca di persone che non troveranno mai.>> Rideva del fatto che abbiamo questa “Guerra al Terrore”… e non c’è alcun nemico reale. Parlava di come avendo questa “Guerra al Terrore” non la si potrà mai vincere, perché è una guerra senza fine, Così puoi sempre continuare a togliere, a sottrarre libertà alle persone, mi disse. E io dissi: <<Come farete a convincere la gente che questa guerra è reale?>>
E lui rispose: << Grazie ai mezzi di comunicazione… Attraverso i media, i media possono convincere chiunque che la guerra è reale. Si continua a parlare di qualcosa e continui a dirlo ancora, ancora e ancora una volta… e la gente inizierà veramente a crederci >>
- Alex Jones: «Le ha detto che sarebbe stata una menzogna»?

- Aaron Russo: Ciò era molto chiaro. Questa è la guerra contro il terrorismo. Perché mai non è successo più nulla dopo gli attentati dell'11 settembre? Credete che la sicurezza sia così grande in America, e che i responsabili di quegli atti non possano più dirottare un aereo? É ridicolo! L'11 settembre è stato organizzato da gente del nostro governo, dal nostro sistema bancario per creare paura nella popolazione in modo che accettasse ciò che il governo aveva deciso di fare. Ecco di che cosa si tratta: di una falsa guerra contro il terrorismo, la prima delle menzogne. L'altra è stata andare in Iraq dicendo che Saddam Hussein aveva armi di distruzione di massa.
Sapete… – continua Aaron nell’intervista – Hanno creato la federal reserve nel 1913 utilizzando menzogne… Hanno creato l’11 Settembre, che è un’altra menzogna. Attraverso l’11 Settembre, si sta combattendo una Guerra al Terrore, e all’improvviso si va in Iraq, che è un’altra menzogna, e adesso andranno in Iran. E’ tutto un susseguirsi di cose che conducono l’una all’altra. E io gli dissi: << Ma per quale motivo state facendo questo? Quale è lo scopo di tutto questo? Avete tutto il denaro del mondo che potreste mai desiderare, avete tutto il potere… state colpendo la gente… non è una cosa buona. >> E lui mi disse: <<Perché ti preoccupi della gente? Prenditi cura di te stesso e della tua famiglia>> E io dissi: << Quindi quale è l’obiettivo finale? >> E lui disse: << Lo scopo finale è quello di impiantare un chip RFID a chiunque.. Trasferire tutto il denaro in questi chip… tenere tutto in questi chip… e se qualcuno protestasse non rispettasse ciò che noi vogliamo, …basterebbe spegnere semplicemente il suo chip. >> 
- Alex Jones: «E le ha detto che ci sarebbe stato questo grande evento e che poi sarebbero venute come ritorsione le guerre contro il terrorismo, ecc...»?


- Aaron Russo: Sì, e che non ci sarebbero stati nemici realmente identificabili, tanto che non ci sarebbero stati vincitori, e che sarebbe stato perfetto, che non si sarebbero potuti trovare responsabili. Sì, perché così non ci sarebbe stata una vittoria definitiva e il conflitto poteva durare in eterno, potevano fare quello che volevano e continuare a spaventare il pubblico americano. Questa guerra contro il terrorismo è una menzogna, una farsa. É una cosa difficile da confessare perché si intimidisce la gente affinché stia zitta. Ma la verità sarà rivelata nel grande giorno. L'importante è che la gente sappia che tutta questa guerra è una menzogna, una farsa. La guerra contro il terrorismo è solo uno scherzo. E finché non ci sarà la verità sull'11 settembre, fin quando non si saprà chi è il vero responsabile e il perché ne è all'origine e alla fonte, finché non sapremo la verità sull'11 settembre e chi ne ha tirato le fila non sapremo la verità su questa guerra al terrorismo. Rockefeller mi disse: «Se sarai reclutato, non preoccuparti: il tuo chip la identificherà come uno dei nostri e sarai intoccabile» [1]. Sono stato reclutato. Ricordate che noi eravamo amici, mangiavamo insieme, parlavamo insieme, mi parlava dei suoi affari, dei suoi investimenti; mi chiese se mi interessava entrare nel Council on Foreign Relations, non avevo chiaro il passo, sapevo da dove venivo. Gli ho detto: «Lo apprezzo Nick, ma non è il mio modo di vedere le cose; non mi interessa asservire la gente». Mi rispose: «Perché ti interessi della gente? Prenditi cura di te e della tua famiglia! Perché ti deve toccare la vita altrui? Sono servi, è il popolo»! Gli risposi: «Tu hai tutti i soldi che ti servono, il potere che vuoi; che cosa vuoi di più? Qual è l'obiettivo finale»? Mi ha risposto che l'obiettivo era che tutto il mondo fosse chippato e che i banchieri e l'élite controllassero il mondo. Gli ho chiesto se tutti nel Council on Foreign Relations la pensassero come lui. Mi ha risposto: «No, la maggior parte pensa di lavorare per il bene di tutti». Un'altra cosa che mi ha confidato: parlavamo di emancipazione femminile e lui mi ha detto: «Che ne pensi»? Gli ho risposto che la trovavo una buona cosa, che le donne avevano diritto ad andare a lavorare come gli uomini e il diritto di votare. Allora lui mi disse ridendo: «Sei un idiota»! «Perché»?, gli chiesi, e lui mi rispose: «Ti dico di che cosa si tratta realmente: siamo noi Rockefeller all'origine dell'emancipazione della donna, noi che possediamo i giornali, le televisioni, la Fondazione Rockefeller. Vuoi sapere le principali ragioni per cui l'abbiamo fatto? La prima è che altrimenti potevamo tassare solo metà della popolazione. La seconda è che così i bambini sarebbero andati a scuola prima, così avremmo potuto indottrinarli più facilmente e rompere i legami familiari. Così avrebbero considerato lo Stato come la loro famiglia, e la scuola e le autorità come la loro vera famiglia. Ecco le principali ragioni dell'emancipazione della donna». E poiché vedevo in questo una buona causa, quando ho visto le loro vere intenzioni e perché l'avevano organizzato, vidi il male nascosto dietro questa nobile causa.



- Alex Jones: «Aaron, lo sa che la CIA ha fondato la rivista Miss»?
- Aaron Russo: No, non lo sapevo, non ne ho mai parlato. La CIA ha creato Miss? Con l'obiettivo di tassare le donne che lo avrebbero comprato. Sospettavo che la CIA fosse implicata. L'amicizia con Nicholas Rockefeller mi permise di scambiare idee, punti di vista, le nostre filosofie. Voleva che partecipassi a ciò che faceva, che diventassi membro del Council on Foreign Relations, che era una buona opportunità per il mio lavoro e voleva evitare che mi battessi contro di loro informando la popolazione. Avevo molto successo nel mondo del cinema. Ho visto ciò che accadeva realmente e piuttosto che diffondere la verità alla popolazione voleva che fossi uno di loro. Era semplice. Così hanno tentato di reclutarmi. Ho declinato l'invito. Ricordo che un giorno mi disse che se avessi accettato avrei avuto un chip speciale, e se mi avessero arrestato sarebbe bastato mostrare la carta o il mio chip al poliziotto e mi avrebbero lasciato stare perché ero uno di loro. Mi chiese: «Perché ti interessa questa gente? Qual è il tuo scopo? Questa gente dev'essere messa sotto controllo. La Costituzione e ciò per cui ti batti non è che per una minoranza che deve vivere così. Noi pensiamo che la società debba essere diretta da un'élite che controlla tutto». Gli risposi: «Io non lo credo affatto. Penso che Dio mi abbia piazzato sulla Terra perché diventi la migliore persona possibile. Come non è importante e neppure perché diventi uno schiavo o una pecora per la gente dell'èlite. Non capisco perché tu voglia controllare tutto. Che cosa ti aggiunge? E lui: «Ho posto la domanda ad altri membri per vedere se la pensavano come te. Molti pensavano di fare il bene comune, credono che il socialismo sia la strada migliore. Pensano di fare il bene, ma quelli che dirigono - solo loro - conoscono la verità».


Di rimando: «Quindi c'è una gerarchia anche a livello dell'èlite»? Risposta: «Certo, ci sono molte persone, 2.000-3.000 persone, non so esattamente. Non sanno di che cosa si tratti veramente. Sono entrati perché era prestigioso. Pensano che sia proficuo per il loro lavoro, ma non sanno di che si tratti veramente. Tutte le cattive intenzioni che si nascondono dietro». Per me, il peggio è quello che sta succedendo ora, perché ciò che è successo l'11 settembre è criminale. Perché non sappiamo la verità sull'11 settembre.

- Alex Jones: «Nick Rockefeller le ha detto undici mesi prima degli attentati che ci sarebbe stato un evento... Che cos'ha pensato la mattina dell'11 settembre? Dove era? Ha collegato a ciò che Rockefeller le aveva confidato»?

- Aaron Russo: Ero a Tahiti quando è successo. Sono stato informato da mio figlio. Mi ha detto: «Le torri gemelle»! Sono appena state attaccate». Ero a Tahiti e stavo andando a dormire. Mi parlò degli aerei. Non avevo la TV e ho dovuto andare in un albergo per le informazioni. Ma quando ho visto ciò che accadeva in Afghanistan, nell'Iraq, ecc..., allora ho capito di che si trattava. Dunque, con Nick Rockefeller abbiamo parlato di molte cose. Un giorno abbiamo discusso della diminuzione della popolazione mondiale, e su questo punto ero d'accordo, ma non credevo di dover determinare chi doveva vivere e chi doveva morire.



Lui mi ha detto che pensavano di diminuire la popolazione mondiale e di ridurla alla metà. In un altro momento in cui discutevano delle possibili soluzioni al problema che ponevano i palestinesi per gli israeliani, mi ha detto che avevano persino prospettato di spostare Israele in Arizona, di prendere le gente d'Israele, di offrire milioni di dollari e di rifondare Israele in Arizona.

Alex Jones intervista Aaron Russo, 11 settembre, Federal Reserve e governo mondiale - SUB ITA completa Titolo originale: Reflections and Warnings: An Interview with Aaron Russo 

Consiglio la visione dell'intervista integrale perchè racconta come una persona normalissima semplicemente analizzando quanto gli succede nella vita normale si renda conto che qualcosa non funzioni, cercando delle risposte è come un vicolo cieco si finisce sempre alle medesime conclusioni.

Note
1. Il chip in questione è un minuscolo microchip sottocutaneo che si vorrebbe impiantare alla popolazione mondiale per controllarla.


ALLUMINIO NEL CERVELLO DEGLI AUTISTICI. E I MEDIA ZITTI.

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“L’esposizione umana alla tossina ambientale alluminio è stata ipoteticamente associata, in via provvisoria, ai disturbi autistici.

Noi abbiamo usato nel microscopio a fluorescenza con un fluoro selettivo all’alluminio per misurare, per la prima volta, la concentrazione di alluminio nei tessuti cerebrali provenienti da donatori diagnosticati per autismo.
Il tenore in alluminio in questi pazienti è risultato elevato costantemente. […]
Sono i valori più elevati mai registrati per l’alluminio nel tessuto cerebrale umano. Ci si deve chiedere ad esempio perché la concentrazione di alluminio nel lobo occipitale di un ragazzo di 15 anni debba essere di 8,74 (11,59) μg / g di peso secco?

[…] La preminenza di alluminio intracellulare associato a cellule non neuronali, osservata come rimarchevole, può avere una parte presuntiva nella turba dello spettro autistico”.

Questo il sommario (abstract) dello studio pubblicato il 26 novembre 217 dal 

I ricercatori sono

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Del Birchall Centre, Lennard-Jones Laboratories, Keele University, Staffordshire, Regno Unito.

Gli interessati possono leggere l’integrale qui:

Avrete notato la cautela del linguaggio: “in via provvisoria”, l’alluminio “può avere una parte” nell’autismo, “ci si può domandare come mai” se ne trova tantissimo nel cervello “di un ragazzo di 15 anni”…. I ricercatori della Keele University devono sapere benissimo quanto potenti sono coloro che la loro scoperta disturba, e quali pericoli corrono a pubblicarla. Su di noi che la pubblichiamo, pende il rischio di essere chiusi per “fake news” e “complottismo antiscientifico” oscurantista.

Come sempre, questo tipo di studi non è stato finanziato né dalla sanità pubblica né dalle case farmaceutiche. Questo è stato sovvenzionato dal CMSRI, “Istituto di Ricerche per la sicurezza medica dei bambini”, ente senza scopo di lucro con sede a Washington.

L’anno passato, questa università di Keele ha anche pubblicato uno studio che dimostrava come l’alluminio abbia una parte importante nel declino cognitivo e nell’Alzheimer:

L’alluminio si trova in tutti i vaccini. Il dottor Chris Exley, il capo del gruppo di ricerca, che se ne occupa da vent’anni, ha lanciato un allarme specifico in un suo messaggio alla Conferenza sulla Sicurezza dei Vaccini (Vaccine Safety Conference) già nel 2011.




Ciò non ha impedito al governo PD e alla ministra Lorenzini (in Glaxo) di imporre le 12 vaccinazioni obbligatorie agli infanti, né al governo Macron (in Rotschild) di imporre ai bambini francesi 11 vaccinazioni, nonostante una petizione popolare che con oltre 660 mila firme di cittadini contrari.

Ci tocca essere ripetitivi, e chiamare in causa il ruolo sinistro del Circo Mediatico: che non solo nasconde le risultanze della Keele University, ma tratta da arretrati oscurantisti, preda di irrazionali superstizioni e di spirito antiscientifico coloro che obiettano a questo carico di vaccini imposto per legge agli infanti, sostenendo che “la Scienza” (maiuscola) non conferma, anzi dà torto ai dubbi e alle angosce. Invece, come vediamo, esistono eccome conferenze internazionali su questo tema, e non vi intervengono genitori anti-vax perché ignoranti o bloggers complottisti, ma veri scienziati come il dottor Exley (PhD)e e il suo team.

Tacciono l’epidemia di cancro anale – per continuare a narrare che i gay sono gay

Un altro allarme l’ha appena lanciato l’American Cancer Society: il cancro anale negli omosessuali è 100 volte più frequente che nei normali; è diventato un “problema primario di sanità pubblica”, di natura quasi epidemica per il ritmo travolgente con cui se lo trasmettono nei loro rapporti sessuali, sodomiti magari con HIV o/o papilloma virus che si uniscono al loro modo con “amanti” e “amici” anche sconosciuti nei loro tipici locali, tra sanguinamenti infetti ed altri liquidi fisiologici.. il papilloma virus, e l’HIV, praticamente endemici nell’ambiente, si scoprono essere fattori esplosivi per trasformare la condizione “pre-cancerosa” di mucose anali stressate in cancro conclamato. Il 60 per cento degli infetti muore entro i 5 anni.

Uno studio ad Haiti ha appurato che anche le donne che hanno subito sesso anale sono molto più facilmente soggette a cancro anale di quelle che non lo fanno; ed anche qui l’agente decisivo pare essere il papillomavirus.

Tutto ciò viene soppresso dai media, per non essere ritenuti “discriminatori” e di “anguste vedute. Ma soprattutto per non suscitare la furiosa della lobby LGBTW (F…Q ), che pretende di salvaguardare la “narrativa” secondo cui la vita del gay è appunto allegra e normale, invece che un seguito fiostole, ragadi, ascessi, incontinenza anale (ad alcuni piace), di prolassi dello sfintere, infezioni, febbri altissime, antibiotici, HIV, umilianti medicazioni e ricadute….

Di recente Teen Vogue, il celebre giornale di moda nella versione destinata alle adolescenti, ha pubblicato una “guida al sesso anale” per le ragazzine; un invito alle nuove frontiere della trasgressione dove si legge ad esempio:

“Solo perché hai una vagina non significa che l’anale è proibito. Molte proprietarie di vagine amano il giochetto anale. Non hai bisogno di avere una prostata per godere sesso anale. Anche per voi senza prostata, la stimolazione del vostro ano è tuttavia piacevolissima – ricordate tutte quelle terminazioni nervose…”.

In Italia, basta ricordare come i media – e specialmente i periodici femminili- hanno linciato la dottoressa Silvana De Mari, endoscopista che cura i sodomiti da 40 anni ed ha osato dire che essi sono cento volte più colpiti da malattie veneree e cento volte più soggetti a suicidio per depressione: “cattiva maestra” “sessista”, con l’aggravante imperdonabile di essere “cattolica” quindi “piena di pregiudizi”; ed è inquisita dalla procura di Torino, se denuncia dei sodomiti locali (“Torino Pride”) per “istigazione all’odio razziale”.

I veri portatori di chiusura antiscientifica e arretratezza culturale sono oltre ai pro-vax, i media – tanto più quanto più sono “progressisti” e “illuminati”.

Fonte: https://www.maurizioblondet.it/alluminio-nel-cervello-degli-autistici-media-zitti/

Il 5G è arrivato: allarme mondiale degli scienziati

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Connessioni ultraveloci, oggetti più interconnessi, internet ovunque. La tecnologia 5G è arrivata in fase sperimentale anche in Italia. Eppure appelli da scienziati di tutto il mondo chiedono di verificare i rischi sulla salute prima di installare la nuova tecnologia. Già 2G, 3G e 4G hanno dimostrato gravi effetti sulla salute per l’uomo.

Prossimamente ci saranno milioni di nuove stazioni base 5G sulla Terra, 20.000 satelliti in più nello spazio, 200 miliardi di oggetti trasmittenti: è arrivata l’Internet of Things (l’internet delle cose). Ci saranno le città intelligenti, case automatizzate, industrie robotizzate, sistemi di sicurezza e controllo più efficienti, servizi e oggetti come automobili, TV, elettrodomestici fino ai piccoli oggetti di uso quotidiano come pannolini per bambini, cartoni del latte, spazzole per capelli, vestiti e scarpe: tutto conterrà antenne o microchip. Tutto a connessione Wi Fi. Una connessione globale, sempre e ovunque.

La costellazione satellitare globale è affidata ad una decina di società, 3 le più grandi (SpaceX, OneWeb, Telesat) per coprire anche le zone remote della Terra: gli oceani, le foreste pluviali e l’Antartico.

                                                           Video dell’azienda OneWeb

La fase sperimentale, iniziata in Italia nel 2017 nelle aree metropolitane di Milano, Prato-l’Aquila e Bari-Matera, terminerà nel 2022 con il 5G a pieno regime su scala nazionale. Ma quali valutazioni sono state fatte sulla sostenibilità energetica, ambientale e sulla salute globale?

Il wireless consuma 10 volte l’energia che richiede la tecnologia con il cablaggio (cioè con i fili) quindi per ora il 5G, a regime, sembra essere meno conveniente dal punto di vista della sostenibilità energetica. I satelliti saranno localizzati nella magnetosfera terrestre che incide sulle proprietà elettriche dell’atmosfera. Organi di ricerca internazionali avvertono di una possibile ulteriore riduzione dello strato di ozono per il lancio dei razzi (previsti 300 l’anno) e del cambiamento climatico.


Quali sono gli effetti previsti sugli esseri viventi?

Il wireless funziona utilizzando impulsi estremamente rapidi di radiazione a microonde, la stessa dei forni a microonde. Studi clinici sugli effetti nocivi gravi da esposizione alle frequenze radio in uso (fino al 4G) sono ormai migliaia anche sugli animali e sulle piante e sempre più sentenze di tribunale sanciscono il nesso causale tra cancro ed elettrosensibilità. Oltre all’aumentato rischio di cancro anche stress cellulare, danni genetici, cambiamenti strutturali e funzionali del sistema riproduttivo, disturbi neurologici, deficit di apprendimento e memoria, cambiamenti ormonali. Inoltre, una parte crescente della popolazione europea manifesta sintomi di elettrosensibilità specifica.

Per questo un appello sottoscritto da 170 scienziati, medici e organizzazioni ambientaliste di tutto il mondo chiede all’ONU, all’OMS, alle istituzioni dell’Unione Europea di bloccare lo sviluppo della tecnologia 5G, anche nello spazio, in attesa che si accertino i rischi per la salute dei cittadini. Nell’appello si legge che le strutture elettricamente conduttive dell’organismo umano possono trasportare correnti indotte dalle radiazioni all’interno del corpo. Ma le stesse cariche in movimento possono diventare delle piccole antenne che rilanciano il campo elettro-magnetico verso gli strati più profondi dell’organismo.
Anche l’ISDE (International Society of Doctors for the Environment) Italia, nel rispetto del Principio di Precauzione e del Principio OMS “Health in All Policies”, chiede una moratoria sulla sperimentazione del 5G fino a quando non vengano fatte le opportune valutazione dei rischi ambientali e sanitari con piani di monitoraggio e obbligo di informare i cittadini esposti dei rischi potenziali.
Anche cittadini e amministratori chiedono cautele nell’impianto di torri vicino a zone residenziali, scuole e posti di lavoro. Ma la 5G richiede torri ogni 100 metri circa. Negli USA oltre 300 sindaci hanno annunciato una maxi-denuncia contro la Commissione Federale delle Comunicazioni se proseguirà ad installare forzatamente il 5G nelle città che hanno scelto di non averla. In Italia, comitati di cittadini, come quelli di Monteporzio Catone raccolgono documentazione scientifica per operare un controllo attivo sul territorio e chiedono di abbassare le soglie dei segnali elettromagnetici permesse dalla legge. Chiedono di fermare la sperimentazione 5G nelle città italiane finché non ci saranno prove scientifiche sull’innocuità di tale tecnologia.

Quest’anno è stato pubblicato da un gruppo di ricerca Italiano dell’Istituto Ramazzini Bologna anche lo studio più importante al mondo sugli effetti delle irradiazioni delle antenne per le radiofrequenze della telefonia mobile in uso fino ad oggi, condotto insieme al National Toxicology Program americano.
L’Istituto Ramazzini è un fiore all’occhiello della ricerca indipendente (rifiuta i finanziamenti dell’industria) ed è una cooperativa Sociale (ONLUS): Istituto Nazionale per lo Studio e il Controllo dei Tumori e delle Malattie Ambientali. Gli studiosi hanno riscontrato gravi tumori maligni su cervello e cuore, nonché infarti sugli animali. La dottoressa Belpoggio, direttrice della ricerca dell’Istituto Ramazzini, ha affermato: “I nostri studi sono stati ben eseguiti e senza pregiudizi sui risultati. Contribuiranno certamente all’onere delle prove che l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (AIRC) e le altre agenzie di sanità pubblica dovranno considerare per la rivalutazione della cancerogenicità elettromagnetica”.

Ma come viene misurato l’elettrosmog o inquinamento elettromagnatico? Con i valori SAR, Specific Absorption Rate, cioè attraverso l’indice di assorbimento elettromagnetico di un tessuto stimato in 2W/Kg in Europa, stabiliti dall’Unione Europea e condivisi in quasi 150 paesi al mondo (generalmente indicato nelle istruzioni allegate a un telefono cellulare al momento dell’acquisto). I SAR furono calcolati in obsoleti e antiquati test fatti in laboratorio non in vivo ma su fantocci di gel e solo sugli effetti termici (cioè su quanto riscaldavano il tessuto) e non sugli effetti biologici. E non è stato mai aggiornato su organismi vivi e su parametri biologici.
Il Principio di Precauzione avallato da gran parte degli organi istituzionali sanitari è spesso stato difficile da applicare. Ad esempio per i danni dovuti all’uso del tabacco e per la tossicità da amianto ci sono voluti anni di ricerche pubblicate, per decretarne la pericolosità. L’industria arriva prima, e per il 5G è ancora più evidente: la variabile velocità dello sviluppo tecnologico rende il percorso di tutela della salute più difficile. Tanto più che non ne parla quasi nessuno e cittadini e professionisti sono poco informati.
Le lunghezze d’onda 5G ad alta frequenza sono nuove e quindi molto meno studiate per gli effetti umani o ambientali. I ricercatori denunciano la difficoltà di poter valutare i rischi con strumenti epidemiologici, poiché non rimarrà un gruppo di controllo cioè non esposto alle radiazioni con cui fare il confronto. Ciò è particolarmente importante considerando che questi effetti sono probabilmente amplificati dalle esposizioni tossiche sinergiche e da altri comportamenti a rischio per la salute. Gli effetti possono anche essere non lineari. Ci vorranno anni o decenni prima che le vere conseguenze sulla salute siano note, considerato che questa è la prima generazione che ha una durata di vita, dalla culla alla tomba, a questo livello di radiofrequenze a microonde (RF EMR) artificiali.
Difficile prevedere l’effetto multiplo e cumulativo, cioè il risultato biologico a medio e lungo termine prodotto da una vastità di invisibili microonde dentro cui saremo immersi. Gli appelli degli scienziati sono volti a far conoscere i rischi e le incertezze per contrastare il ritardo sistemico delle agenzie regolatorie nel prendere posizione.


Il progresso della nostra società è basato sullo sviluppo della scienza e della tecnologia quando e se esse migliorano le condizioni di vita della popolazione e dell’ecosistema di appartenenza. Già ora le nuove generazioni hanno possibilità ambientali (l’accesso all’insieme della ricchezza ambientale cioè acqua potabile, fertilità della terra, biodiversità, etc.) minori di quelle dei genitori e sono in forte aumento soprattutto fra i bambini patologie oncologiche, neurologiche, metaboliche e immunitarie. Quando e chi si assumerà la responsabilità di una valutazione rischio/beneficio? Fino a quando parteciperemo allo sviluppo insostenibile?
Ognuno può adottare nella propria quotidianità misure di cautela al fine di limitare l’esposizione: per l’uso dei cellulari usare il vivavoce o le cuffie con i fili, non usare wifi in macchina e per internet di casa spegnerlo quando non lo si usa e soprattutto di notte.
Per il 5G riservare spazi liberi da RF soprattutto se destinati ai bambini (parchi pubblici, asili, scuole, zone residenziali), invitare i dirigenti scolastici e amministrativi ad utilizzare reti cablate per il collegamento a internet. Promuovere campagne d’informazione e chiedere ai propri amministratori l’impegno a non implementare la tecnologia prima che se ne attesti l’innocuità.

Per approfondire:















Articolo pubblicato per gentile concessione del sito www.italiachecambia.org

Link al testo originale pubblicato su Italia che Cambia: http://www.italiachecambia.org/2018/10/5g-arrivato-allarme-mondiale-scienziati/?utm_source=newsletter&utm_campaign=general&utm_medium=email&utm_content=relazioni

Cronos e Kairos

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Il Tempo Opportuno, affresco di Francesco Salviati (1543-1545), Sala dell'Udienza, Palazzo Vecchio, Firenze




Tempo e "Tempo"

Filosoficamente parlando, presso gli antichi greci, esistono due concezioni del tempo: cronos e kairos: la quantità del tempo e la qualità del tempo. In realtà ne esiste una terza che indica l'eternità, eion, da cui eone. Per quello che interessa a noi, la prima, quantificabile e misurabile attraverso strumenti atti all'uopo, oscillazione atomica, orologio, clessidra, lumicino, meridiana, ecc., la seconda detta pure "momento opportuno" o "momento supremo" indica appunto il 'tempo' maturo per determinate azioni. Il calcolo di tale momento è dato, oltre che dall'intuito (ma qui può essere difficile se non impossibile districarsi) proprio da quelle arti che vedono nelle lancette planetarie il "momentum" esatto dell'azione, giacché è indivisibile il binomio tempo-azione. Se determinate direzioni primarie, profezioni, rivoluzioni solari financo i transiti segnano l'avverarsi di un accadimento rispetto ad un 'initium', possiamo altresì presupporre che "formulare" una domanda, un quesito di varia natura, un'"interrogatio" insomma, strettamente connessa all'intimità emotiva di chi interroga, in un determinato orario porti con sé la "compiutezza" della risposta, ovvero, lo svolgimento dei fatti e la loro fine: in poche parole l'essenza dell'astrologia oraria che in buona sostanza è strettamente connessa a quella elettiva. Ricordiamo sempre che è proprio la "previsionalità" l'essenza stessa dell'astrologia.
Eziologicamente, Kairos era una divinità, il più giovane dei figli di Zeus, che non appare prima del V sec. a. C. ad opera di Ione di Chio che gli dedica un inno. A Sicione, l'antica Sikyon, v'era una statua di Lisippo fatta in bronzo, con un epigramma: un ragazzo con le ali ai piedi, tenuti in punta,un rasoio in mano e la testa rasata, tranne che per un ciuffo davanti, sopra la fronte.
Ecco il testo dell'epigramma:
Chi era lo scultore e da dove veniva? Da Sikyon.
Come si chiamava? Lisippo.
E chi sei tu? Il Tempo che controlla tutte le cose.
Perché ti mantieni sulla punta dei piedi? Io corro sempre.
E perché hai un paio di ali sui tuoi piedi? Io volo con il vento.
E perché hai un rasoio nella mano destra? Come segno per gli uomini che sono più pungente di qualsiasi bordo pungente.
E perché hai dei capelli davanti al viso? Per colui che mi incontra per prendermi per il ciuffo.
E perché, in nome del cielo, hai la parte posteriore della testa calva? Perché nessuno che una volta ha corso sui miei piedi alati lo faccia ora, benché si auguri che accada, mi afferra da dietro.
Perché l'artista ti ha foggiato? Per amor tuo, sconosciuto, e mi mise su nel portico come insegnamento.

Il dio tiene pure una bilancia. Quello della bilancia è il tema ricorrente della psycostasia, ovvero pesatura dell'anima. Soltanto in alcuni autori è descritta la bilancia, come negli inni orfici, 13, o in Lucillio, api 275, nei suoi epigrammi. Qui la bilancia è 'sbilanciata', la mano destra sostiene il piatto più basso con il gesto apotropaico delle corna. In realtà sembra simboleggiare l'autodeterminazione che sottrae a Tyche il suo potere perché non debba scegliere, la dea bendata, tra due sorti.
- Cecco P.


Kairos (καιρός), traducibile con tempo cairologico,[1]è una parola che nell'antica Grecia significava "momento giusto o opportuno" o "momento supremo". Gli antichi greci avevano tre parole per indicare il tempo: χρόνος (chronos), καιρός (kairos) e αἰών (Aion). Mentre la prima si riferisce al tempo cronologico e sequenziale, la seconda significa "un tempo nel mezzo", un momento di un periodo di tempo indeterminato nel quale "qualcosa" di speciale accade, la terza invece si riferisce al tempo eterno. Ciò che è la cosa speciale dipende da chi usa la parola. Chi usa la parola definisce la cosa, l'essere della cosa. Chi definisce la cosa speciale definisce l'essere speciale della cosa. È quindi proprio la parola, la parola stessa, quella che definisce l'essere speciale. Mentre kronos è quantitativo, kairos ha una natura qualitativa.[2] Come divinità Kairos era semi-sconosciuto, mentre Crono era considerato la divinità del tempo per eccellenza, mentre Aion veniva associato a una divinità primordiale.

Indice
Kairos nelle arti e nei lavori[modifica | modifica wikitesto]


Kairos è un tempo il cui discernimento è primordiale in molti settori:
la medicina
la strategia
la politica

Dal locale verso il temporale passando per la misura giusta, il kairos ha avuto molti significati più o meno stabiliti e coerenti. Lo si traduce spesso come "occasione" ma il termine rende soltanto molto parzialmente un'idea ricca di molte sfaccettature. Non è possibile trovare un termine italiano equivalente che possa segnare tutte le relazioni che la nozione greca ha conosciuto.

Il kairos compie la riunione di due problemi: quello dell'azione e quello del tempo. Tutte le sue preferenze non sono temporali (in particolare coloro che si riferiscono alla "misura giusta" e all'"idoneità") ma contengono e completano le basi di un significato specificamente temporale. Il kairos implica una visione del tempo che possa conciliarsi con un'esigenza d'efficacia dell'azione umana. Il kairos è un momento, ma non inteso come una durata misurabile che si estende da un punto A ad un punto B.

Il kairos si ricollega ad un certo tipo di azioni che devono essere compiute "tempestivamente" e non tollerano né il ritardo, né l'esitazione. La nozione di kairos è indissociabile dalla parola greca, è indissociabile anche da un contesto che è quello della Grecia del VI e del V secolo a.C. È indissociabile quindi da un'epoca in cui l'azione diventa autonoma e non dipende più dalla volontà divina, la necessità di osservare il kairos è confermata per i Greci dalle loro esperienze in molteplici settori.
Nella medicina[modifica | modifica wikitesto]

Ippocrate ha individuato la nozione di crisi, momento critico dove la malattia evolve verso la cura o la morte. In questo momento è certo che l'intervento del medico prende un carattere necessario e decisivo.
Nel campo militare[modifica | modifica wikitesto]

Un buono stratega sa che la vittoria non è una semplice questione di superiorità numerica, ma un momento in cui l'attacco sull'avversario porterà il panico e darà un esito definitivo alla battaglia.
Nel settore della navigazione[modifica | modifica wikitesto]

Il settore della navigazione: dove kairos, associato con tyke (sorte) permette al navigatore di dirigersi sventando le trappole del mare. È in particolare in questo contesto che si trova la metis o intelligenza dell'astuzia.

In campo filosofico i maggiori pensatori che recentemente hanno riflettuto sul significato esistenziale e politico del kairos sono Walter Benjamin e Giorgio Agamben.
Nella politica[modifica | modifica wikitesto]

Nella guerra del Peloponneso, Tucidide dà importanza ai kairoi che attraversano la storia. Questi sono momenti che impegnano la sorte delle città: dichiarazioni di guerra, negoziati o rotture di alleanze.
Nella retorica


Kairos, affresco di Francesco Salviati (1552-1554), Palazzo Sacchetti, Roma

Il Kairos era molto importante per i Sofisti, che enfatizzavano l'abilità dell'oratore di adattarsi e di approfittare di circostanze variabili, contingenti. Nel Panatenaico, Isocrate scrive che le persone istruite sono quelle "che gestiscono bene le circostanze che incontrano giorno per giorno, e che possiedono un giudizio accurato nelle occasioni d'incontro quando si alzano e a cui raramente manca la linea di condotta opportuna".

Kairos è anche molto importante nello schema della retorica di Aristotele. Kairos è, secondo Aristotele, il contesto del tempo e dello spazio in cui la prova sarà affrontata. Kairos è accanto ad altri elementi contestuali della retorica: Il pubblico che è il trucco psicologico ed impressionabile di coloro che riceveranno la prova; e, La preparazione che è lo stile con il quale l'oratore veste la loro prova.
Nel campo artistico[modifica | modifica wikitesto]

È la sfumatura trascurabile, la correzione minuscola che favorisce il buon esito.

Il termine "kairos"è usato nella teologia per descrivere la forma qualitativa del tempo.

Nel Nuovo Testamento kairos significa "il tempo designato nello scopo di Dio", il tempo in cui Dio agisce (per esempio Marco 1.15, il kairos è soddisfatto). Differisce dalla parola più solita per tempo che è chronos (kronos).

Nella Chiesa ortodossa, prima che la Liturgia Divina inizi, il Diacono esclama al Prete, "Kairos tou poiesai to Kyrio" ("È tempo [kairos] che il Signore agisca"); indica che il momento della Liturgia è un incontro con l'Eternità. In The Interpretation of History (L'interpretazione della storia, del teologo luterano neo-ortodosso Paul Tillich viene fatto un uso frequente del termine. Per lui, i kairoi sono quelle crisi nella storia (vedi l'esistenzialismo cristiano) che creano un'opportunità per, e in effetti esigono, una decisione esistenziale dal soggetto umano - la venuta di Cristo è un primo esempio. Se ne occupa diffusamente anche Oscar Cullmann in Christus und die Zeit (1946).[3]

Nel Documento di Kairos, un esempio di teologia di liberazione nel Sudafrica sotto l'Apartheid, il termine "kairos"è usato per denotare "il tempo designato", "il tempo cruciale" in cui il documento viene letto.

Il kairos ha dunque un ampio campo d'applicazione. Esiodo dice che è "tutto ciò che c'è meglio di qualcosa" ed Euripide dice che ciò "è il migliore delle guide in ogni impresa umana". Non è tuttavia dato a tutti di raggiungerlo; appartiene allo specialista che, avendo delle conoscenze generali, è capace di integrare i fattori del momento che gli permetteranno di osservare la particolarità della situazione. Il kairos dipende da un ragionamento e non è sottoposto al gioco dell'occasione, tuttavia svolge un ruolo decisivo nelle situazioni imprevedibili ed insolite.
Tutte le accezioni di kairos non sono direttamente legate al tempo ma tutte sono legate all'efficacia. Indipendentemente dal settore previsto (medicina, strategia, retorica...) inverte le situazioni e dà loro un esito definitivo (la vita o la morte; la vittoria o la sconfitta). È la condizione dell'azione riuscita e ci insegna che paradossalmente, il successo tiene quasi a nulla.[4]
Kairos sfugge costantemente alle definizioni perché si trova sempre al centro di due elementi: l'azione ed il tempo; la competenza e la possibilità; il generale ed l'individuale. Non è mai completamente da un lato o da un altro. Questa indeterminazione è legata al suo potere di decisione. Trattiene per ogni caso gli elementi necessari per agire ma non si confonde con loro. È "libero" di cambiare ed è per questo che è così difficile da afferrare nella pratica e da comprendere nella teoria.
Altri significati[modifica | modifica wikitesto]
Il tempo Kairos è spesso percepito come un periodo di crisi. I caratteri cinesi per “crisi” sono spesso una combinazione di caratteri per “pericolo” e “opportunità”, sebbene questo non sia del tutto vero.[5] A tal fine, si ha una possibilità di partecipare "ad una nuova creazione". Si ha la scelta tra il pericolo e l'opportunità, una possibilità di costruire qualcosa di nuovo da qualcosa di vecchio. Il tempo Kairos colma lo strappo con "il vecchio modo" creando un "nuovo modo".


Scultura di Kairos, opera di Lisippo, copia di Traù

A Traù (l'antica Tragurium romana), Croazia, nel convento delle suore benedettine, c'era uno straordinario bassorilievo che rappresentava il Kairos dal III secolo a.C., vi era raffigurato un giovane nudo, che correva. Il bassorilievo ora si trova al Museo Municipale di Traù. Secondo i greci antichi, Kairos era il dio del "momento passeggero"(una divinità semi-sconosciuta), di "un'opportunità favorevole che opponeva il fato all'uomo". Il momento deve essere afferrato (dal ciuffo di capelli sulla fronte della figura fuggente); altrimenti il momento è andato e non può essere ri-catturato (ciò è indicato dalla parte posteriore della testa che è calva.) Una statua di bronzo conosciuta in letteratura, fatta dal famoso scultore greco Lisippo da Sikyon, fu probabilmente un modello per il bassorilievo. Kairos è descritto nei versi del poeta Posidippo. La statua allegorica originale di bronzo fatta da Lisippo era collocata a casa sua, nell'Agora dell'ellenica Sikyon, ed era scolpito sulla statua di Kairos il seguente epigramma di Posidippo (APl119):

Chi è lo sculptore, e di dove? - Di Sicione. Il suo nome, qual è? -

Lisippo. - E tu chi sei? - Il Momento, signore di ogni cosa. -

Perché stai in punta di piedi? Corro sempre veloce. - Perché hai

due ali ai piedi? - Io volo col vento. -

Perché tieni un rasoio nella destra? - Come segno, per gli uomini,

che io sono più tagliente di ogni lama affilata.

E perché hai la chioma sul volto? - Per chi viene incontro, che l'afferri,

per Zeus. - E per quale motivo non hai capelli dietro? -

Una volta che io gli sia sfrecciato accanto sugli alati piedi,

nessuno, per quanto lo brami, mi afferrerà da dietro. -

Perché lo scultore ti ha modellato? - Nel vostro interesse,

o straniero, e nell'atrio m'ha posto come ammaestramento.[6]

Questa statua era il modello originale per le varie rappresentazioni di Kairos fatte anche nei tempi antichi e nel medioevo. Giovanni Tzetzes ha scritto a questo proposito, così come Imerio. L'immagine dei capelli che erano appesi sulla fronte e della nuca calva era associata in tempi romani alla dea Fortuna, la personificazione della buona e della cattiva fortuna. Molti autori citano ciò. Per esempio Disticha Catonis II, 26 si riferisce al concetto latino di Occasio (una parola femminile che può essere considerata come una traduzione letterale della parola greca Kairos; vedi anche Caerus) in questi termini: "Rem tibi quam scieris aptam dimittere noli: fronte capillata, post haec occasio calva", che significano "Non lasciarti mai sfuggire quello che sai può tornarti utile; l'occasione ha i capelli sulla fronte, ma dietro è calva". Fedro (V,8) scrive qualcosa di simile ed egli stesso ammette che il tema non era proprio suo, ma più antico. In Callistrato (Descrizioni, 6) c'è un lungo testo che descrive la statua di Lisippo.

Il tema del Kairos era sentito come estremamente importante durante il medioevo. Uno dei più celebri inni alla Fortuna è quello contenuto nella raccolta dei Carmina Burana. Questi i famosi versi che descrivono il Kairos: "Verum est quod legitur, fronte capillata, sed plerumque sequitur occasio calvata"; cioè "è vero ciò che si sente dire, la fortuna ha la fronte chiomata ma, quando passa, è calva". Si tratta di una chiara allusione al fatto che, nel momento in cui la Fortuna propizia si avvicina, essa può essere afferrata per i capelli che ha davanti (sulla fronte) ma -nel momento in cui si allontana- espone la sua nuca calva affinché non la si possa trattenere. La Fortuna, o Kairos, è descritta con tali attributi anche da Cesare Ripa nella sua Iconologia. Esistono ancora diverse rappresentazioni di Kairos; un rilievo, pertinente ad un sarcofago attico, databile al 160-180, si trova al Museo dell'Antichità di Torino -inv. 610- (Italia); un altro rilievo si trovava (ora andato perduto) a Palazzo Medici a Firenze; una perla d'onice (ex collezione Blacas, I-II secolo) con un'incisione del dio Tempo (vedi Caerus) con attributi di Kairos si trova al Museo Britannico; un rilievo frammentario di marmo che mostra Kairos, Bios (la Vita), e Metanoia (Ripensamento, il latino femminile Paenitentia) si trova nella cattedrale di Torcello (XI secolo); un affresco monocromatico di Mantegna a Palazzo Ducale a Mantova (1510 circa) mostra un Kairos con un aspetto femminile (più probabilmente è Occasio) con un giovane uomo che prova a coglierla e una donna che rappresenta Paenitentia; un affresco all'interno delle sale di rappresentanza del castello del Catajo (Battaglia Terme, Padova) in cui Kairos/Occasione è ben rappresentata con il ciuffo sulla fronte e i calzari alati.

Un concetto simile al Kairos è quello che si trova nel famoso motto "Carpe diem" e una sorta di ricorso nell'idea di Kairos è collegato con il tema della Ruota della Fortuna che gira in continuazione; infatti la parola greca usata da Posidippo per descrivere il Kairos (nel verso "Io corro sempre") è "aeì trochào" che alla lettera significa "Io giro sempre", e lo stesso verbo usato dal poeta e astronomo Arato di Soli (Phaenomena, 227, 309) per indicare il moto eterno delle sfere celesti. Non è un caso che nella Carmina Burana 17 la Fortuna è associata a una ruota che gira sempre (Tibullo stesso descrive la Fortuna con una ruota: "Versatur celeri Fors levis orbe rotae", Elegie, I, 5, 70).
Kairos nelle altre culture[modifica | modifica wikitesto]

I cinesi hanno un concetto del tempo molto simile al kairos: il Che.

Segnali massonici di riconoscimento

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Segnali massonici di riconoscimento
Traduzione per www.disinformazione.it a cura di Lorenza Veronese – 17 gennaio 2007
Tratto da Codex Magica

Come mostrare il segno
La Figura 34 riportata è ripresa direttamente dal libro “Raccolta di Rituali Massonici” di Duncan (3° edizione). 

L’immagine rappresenta un Massone dell’Arco Reale mentre fa il magico Segno del Maestro del Secondo Velo, che io in modo informale uso chiamare il Segno della Mano Nascosta dell’Uomo di Jahbuhlun (Jah-Baal-On).
il libro di Duncan il candidato presenta questo segno in occasione del passaggio di alcuni ospiti di Babilonia. Il loro obiettivo: Ricostruire il Tempio di Salomone in Gerusalemme e successivamente stabilire un impero ebraico mondiale.
Nel suo corso d’insegnamento sull’Antica Massoneria CC. Zain appartenente alla Fratellanza della Luce spiega che il rituale previsto da questo grado richiede una profonda conoscenza dell’astrologia. Ma, il mostrare questo segno si dice sia un’azione derivante da un passaggio delle scritture: “Il segno è fatto”, scrive Zain, “infilando la mano sul petto e tirandola fuori”. La spiegazione ufficiale per questo simbolo –una storia nata per distogliere l’attenzione dalla verità con il profano- è che esso si riferisce al quarto capitolo dell’Esodo nella Bibbia “Ed il Signore disse a Mosè, poggia ora la tua mano sul petto; ed egli mise la mano sul suo petto; e quando la tolse si accorse che sembrava la mano di un lebbroso”.
Lebbrosa, è infatti, la mano del Massone che invano tenta di nascondere e coprire il suo fedele giuramento di totale alleanza a Jahbuhlun, la sua sacra divinità.
Ma, credetemi, non esiste alcun legame tra i Massoni e Mosè, un profeta di Dio, che Lo amava fedelmente, il Dio che traspariva dall’affermazione:”Io Sono, il Dio che regna per tutta l’eternità in paradiso”.

George Washington: in una posa massonica. Attorno al collo è presente il simbolo della dea della luna, il corrispondente femminile complementare al dio sole, Osiride, segretamente adorato dai Frammassoni. Questo simbolo, combinato all’oggetto a forma di diamante posto sopra, sta ad indicare che Washington fece giuramento di vendetta nei confronti di tutti i nemici dell’Ordine degli Illuminati.

L’ex Segretario di Stato Collin Powell tiene la mano di Yasser Arafat e occultamente inserisce la sua mano destra all’interno della sua giacca, come segnale diretto ad altri iniziati. Powell è un massone del 33° grado, e alunno del CFR (Council on Foreign Relations). Arafat fu anche un membro della Loggia Massonica.

Rutherford B. Hayes, Presidente degli Stati Uniti (1822-1893) – da didascalia soprastante: insieme a Franklin Pierce è risaputo fosse un Massone come riportato a un autorevole libro “I 10.000 Frammassoni più Famosi”, una pubblicazione ufficiale del Consiglio Supremo del Rito Scozzese.

Karl Marx, il radicale ebreo che ispirò Lenin e Trotsky con le sue teorie comuniste, era segretamente un Grande Sacerdote di Satana (vedi il libro di Richard Wurmbrand “Marx e Satana”). Qui si vede il suo ritratto ufficiale, e Marx mostra un enigmatico gesto Massonico della mano.

Vladimir Lenin, ebreo massone che guidò i comunisti contro lo zar di Russia, qui mostra il segreto gesto degli uomini che adorano il dio Jahbuhlun. Lenin e la sua schiera di seguaci stabilirono il Terrore Rosso, il brutale massacro di decine di migliaia di persone.

I Tre “Eroi” Comunisti: che cospirarono per stabilire una dittatura Bolscevica in Russia, Sergei Kirov, Mikhail Levandovsky eKonstantin Mekhonoshin. Questi uomini furono collegati alla tortura e alla morte di centinaia di persone prima che, in cambio, Stalin si occupò di eliminarli. Levandosky al centro, mostra il suo gesto massonico a Jahbuhlun. Mekhonoshin indossa il copricapo degli Illuminati.

Quattro comandanti di un Gulag

Il Principe della Corona Alessandro di Yugoslavia, che ora risiede a Londra,la città in cui suo padre, il re Peter, emigrò durante la seconda guerra mondiale, è ripreso durante il suo primo viaggio a Belgrado, in Yugoslavia nel 1991. Sua altezza reale, insieme alla famiglia, posa diligentemente per questa foto. La sua posa massonica sta ad indicare il suo intento di comunicare ai suoi compagni dell’élite che il potere della Loggia è stato ora stabilito pure nella nazione appartenente al blocco sovietico.

Il favolosamente ricco Salomon Rotschild, fondatore e sorvegliante del ramo del clan Rotschild in Vienna e Austria.

Quanto furono coinvolti il Vaticano ed il suo Papa Nero dell’ordine dei Gesuiti nell’assassinio del Presidente Abramo Lincoln nel 1865? Burke McCarty, in un suo straordinario libro del 1924, “ La Verità nascosta sull’Assassinio del Presidente Abramo Lincoln”, suggerisce che il potente ed influente Giacomo Antonelli, Cardinale e Segretario dello Stato Papale sotto il Papa Pio IX, supervisionò il piano per l’assassinio e persino nascose l’assassino stesso Jon Wilkes Booth nello Stato del Vaticano, dove era emigrato per trovare protezione dall’esecuzione stabilita dalle autorità Americane.
Nel libro, il ricercatore McCarty include questa foto del Cardinale Antonelli senza, comunque, spiegare l’insito significato del gesto della mano caratteristico della società segreta.

Fonte:

Torino 5G, droni e automobili a guida remota (senza conducente): il futuro è Wi-Fi, un salto nel vuoto (in dispregio del Principio di Precauzione)

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Droni nello spazio, auto senza pilota. Per quanti (ancora) non se ne fossero accorti, ci troviamo a un bivio. O forse, nella morsa del drago, spalle al muro in un vicolo cieco. L’intelligenza ‘artificiale’ approvata dal Governo Conte col l’asta plurimiliardaria bandita per le inesplorate frequenze di quinta generazione (senza studi preliminari sul rischio sanitario), mina alle fondamenta la conservazione della specie umana. Qui non c’entra Rosa Luxemburg. La nostra non è una critica neo-luddista da Terzo Millennio, né un attacco sfacciato al progresso conquistato con le tecnologie avanzate. Ma un grido d’allarme contro chi, come non mai, giorno dopo giorno puntella con sistematica scientificità l’essenza naturale dell’esistenza, soppiantandola di artificiose realtà virtuali pericolose, principalmente, per la salute pubblica (oltre che per la tenuta psicologica delle persone ‘digital-narcotizzate’). Chi ci segue sa come OASI SANA si batta senza remore, denunciando i rischi sanitari della manovra 5G: nulla sarà più come prima e il brodo elettromagnetico nel quale verremo sommersi giorno e notte in modalità ubiquitaria lascia sgomenti quanti, come noi, con tenacia difendono la vita come principio naturale e diritto essenziale di nascita. Col silenzio complice dei media che perseverano ad ignorare il rischio elettrosmog, il Principio di Precauzione sancito dall’Unione Europea verrà calpestato da uno tsunami a radiofrequenza di microonde millimetriche (cancerogene per l’OMS) utilizzati anche droni satellitari, Wi-Fi dallo spazio e automobili senza conducente. La notizia di Torino è la cartina di tornasole!

                                     

Nei prossimi giorni partirà una campagna popolare di crowdfunding per raccogliere fondi da destinare all’acquisto di spazi pubblicitari sui maggiori quotidiani nazionali dirigendo, sulle pagine in rassegna al Parlamento, appelli cautelativi e validati studi scientifici per chiedere alla politica italiana di fermare una sciagurata manovra adottata sulla pelle dei cittadini, ignari dei possibili effetti biologici delle radiazioni 5g: OASI SANA aderisce all’iniziativa STOP5G per difendere in ogni modo il sacrosanto diritto alla salute. Prima di ogni altra cosa. Prima di ogni robotica trovata commerciale.
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di Marco Staffiero

C’è il guadagno, ci sono in ballo miliardi di euro, c’è il business delle grandi occasioni. La salute dell’essere umano e del pianeta non ha importanza nella galassia della super tecnologia. La tecnocrazia ha la meglio nonostante il continuo appello dal mondo medico, scientifico e dalle varie associazioni in difesa del diritto alla tutela della salute pubblica: si continua ad andare avanti, esponendo milioni di persone ad un pericolo invisibile, radiofrequenze, le onde elettromagnetiche, elettrosmog ora anche sulle vetture, senza conducente!



A Torino (Palazzo Madama e Piazza Castello) sono state presentate una serie di ‘demo live’, tra queste un’automobile di serie guidata da remoto, turismo virtuale in HD, soluzioni smart city per l’ottimizzazione dei servizi pubblici e di robotica industriale, oltre a droni per il monitoraggio ambientale, tutti ovviamente abilitati dalle tecnologie 5G. Per l’occasione, la prima volta in un centro storico italiano, in Piazza Castello è stata accesa la prima antenna 5G a microonde millimetriche. Si tratta del primo evento in Italia aperto al pubblico in cui è stato possibile toccare con mano la nuova rete 5G attraverso servizi che saranno presto disponibili per conto di TIM, che si è aggiudicata per 2,4 miliardi di euro le “migliori frequenze” 5G messe in gara dal Ministero per lo Sviluppo Economico. Mentre Ericsson ha lavorato alla prima auto connessa e guidata da remoto su rete 5G.


Si tratta di un sistema che, ricevendo tutte le informazioni sull’ambiente circostante, consente ad una persona di controllare il veicolo facendolo muovere da remoto. Tutto questo ignorando gli appelli lanciati più volte, da quel sano mondo accademico, che non scende a patti con nessuno. Il danno sugli esseri viventi a causa dell’esposizione dell’essere umano e non solo dalle onde elettromagnetiche sarà disastroso. Più volte sottolineato, proprio il Prof. Martin L. Pall, Professore emerito di Biochimica e di Scienze Mediche di Base della Washington State University, ha inviato (qualche settimana fa) alle istituzioni europee e statunitensi una revisione di studi che dimostrano la pericolosità della tecnologia 5G. Il Prof. Pall non lascia scampo ad equivoci: il 5G provoca danni cellulari al DNA – rottura al filamento singolo del DNA, rottura del filamento doppio, ossidazione delle basi del DNA; diminuzione della fertilità maschile e femminile, aumento di aborti spontanei, abbassamento di ormoni come estrogeni, progesterone e testosterone, abbassamento della libido; danni neurologici e neuropsichiatrici; apoptosi e morte cellulare; stress ossidativo e aumento dei radicali liberi (responsabili della maggior parte delle patologie croniche); effetti ormonali; aumento del calcio intracellulare; effetto cancerogeno sul cervello, sulle ghiandole salivari, sul nervo acustico.

Insomma, c’è poco da scherzarci, l’impatto sull’intera popolazione sarà davvero dannoso. Da non dimenticare l’appello di 170 scienziati indipendenti, che hanno chiesto alle istituzioni dell’Unione Europea di bloccare lo sviluppo della tecnologia 5G in attesa che si accertino i rischi per la salute per i cittadini europei.


“Serviranno molte nuove antenne con un’implementazione su larga scala che in pratica si tradurrà in un’installazione di antenne ogni 10-12 case nelle aree urbane, aumentando così in modo massiccio l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici – dicono gli scienziati – Con “l’uso sempre più intensivo delle tecnologie senza fili” nessuno potrà evitare di essere esposto perché, a fronte dell’aumento di trasmettitori della tecnologia 5G (all’interno di abitazioni, negozi e negli ospedali) ci saranno, secondo le stime, “da 10 a 20 miliardi di connessioni” (frigoriferi, lavatrici, telecamere di sorveglianza, autovetture e autobus autoguidati, ecc.) che faranno parte del cosiddetto ‘Internet delle Cose’. Tutto questo potrà causare un aumento esponenziale della esposizione totale a lungo termine di tutti i cittadini europei ai campi elettromagnetici da radiofrequenza”.


Fonte: www.oasisana.com
Articolo di Marco Staffiero

Le fenditure della grande muraglia (René Guénon)

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Il mostro di Gog e Magog. Manoscritto Walters W.659. (Yajuj va Majuj) – Walters Art Museum (fonte: Wikipedia).
Per quanto oltre abbia potuto spingersi, la « solidificazione » del mondo sensibile non ha mai potuto esser tale da fare di quest’ultimo un « sistema chiuso », come lo pensano i materialisti; essa ha d’altronde dei limiti imposti dalla natura stessa delle cose, e più si avvicina a tali limiti più lo stato che rappresenta è instabile. Di fatto, come abbiamo appena visto, il punto che corrisponde alla massima « solidità » è ormai oltrepassato, e le apparenze di « sistema chiuso » non possono che diventare sempre più illusorie e inadeguate alla realtà. Abbiamo anche parlato di « fenditure » attraverso le quali già s’introducono, e andranno in misura sempre maggiore introducendosi, certe forze distruttive; secondo il simbolismo tradizionale, queste « fenditure » si producono nella « Grande Muraglia » che circonda il nostro mondo e lo protegge contro l’intrusione delle influenze malefiche dell’ambito sottile inferiore [1]. Per capire questo simbolismo a fondo e sotto tutti gli aspetti, è opportuno osservare che una muraglia costituisce insieme una protezione ed una limitazione; in un certo qual senso si potrebbe perciò dire che essa ha dei vantaggi e degli inconvenienti; sennonché, se si tiene presente che essa è essenzialmente destinata ad assicurare la difesa contro gli attacchi provenienti dal basso, i vantaggi hanno di gran lunga il peso maggiore, e tutto sommato è molto meglio, per quel che si trova racchiuso nel recinto di cui si tratta, esser limitato dalla parte inferiore, che essere incessantemente esposto alle devastazioni del nemico, se non addirittura ad una distruzione più o meno completa. Del resto, in realtà, una muraglia non è mai chiusa dall’alto, e di conseguenza non impedisce la comunicazione con i campi superiori, anche se questo corrisponde allo stato normale delle cose; è durante l’epoca moderna che il « guscio » senza vie d’uscita Costruito dal materialismo ha chiuso questa comunicazione.

Ora, secondo quanto da noi detto, a causa del fatto che la « discesa » non è ancora stata interamente compiuta, tale « guscio »può soltanto permanere intatto verso l’alto, vale a dire verso la parte da cui precisamente il mondo non ha bisogno di protezione, e da cui al contrario non può se non ricevere influenze benefiche; le « fenditure » si producono esclusivamente dal basso, perciò nella muraglia protettrice vera e propria, e le forze inferiori che si introducono attraverso di esse incontreranno tanto minor resistenza in quanto, nelle presenti condizioni, nessuna potenza di natura superiore può intervenire per opporvisi efficacemente; il mondo si trova dunque abbandonato senza nessuna difesa a tutti gli attacchi dei suoi nemici, e tanto più per il fatto che, a causa dello stato della mentalità attuale, ignora completamente i pericoli da cui è minacciato. Nella tradizione islamica le « fenditure » di cui stiamo parlando sono quelle attraverso cui penetreranno, all’approssimarsi della fine del ciclo, le orde devastatrici di Gog e Magog [2], le quali d’altronde esercitano continui sforzi per invadere il nostro mondo; queste « entità », che raffigurano le influenze inferiori in questione, e che si ritiene conducano attualmente un’esistenza « sotterranea», vengono descritte in un duplice modo, sia come giganti sia come nani, il che, secondo quanto abbiamo visto precedentemente, le identifica, per lo meno sotto un certo profilo, ai « guardiani dei tesori nascosti » e ai fabbri del « fuoco sotterraneo », che hanno anche, rammentiamolo, un aspetto estremamente malefico; d’altronde, in tutte queste cose si tratta sempre, in definitiva, dello stesso genere d’influenze sottili « infracorporali » [3]. A dire il vero i tentativi fatti da queste « entità » per insinuarsi nel mondo corporeo e umano sono ben lontani dall’esser cosa nuova; anzi essi risalgono almeno ad un’epoca da situarsi verso gli inizi del Kali-Yuga, cioè ben oltre i tempi dell’antichità "classica", ai quali si limita l’orizzonte degli storici profani. A questo proposito, la tradizione cinese riporta, in termini simbolici, che « Niu-kua (sorella e sposa di Fo-li e che si dice abbia regnato insieme con lui) fece fondere pietre dai cinque colori [4] per riparare uno strappo fatto nel cielo da un gigante » (apparentemente, benché ciò non sia chiaramente spiegato, in un punto situato al di sopra dell’orizzonte terrestre) [5]; e questo episodio si riferisce ad un’epoca la quale è precisamente di qualche secolo soltanto posteriore all’inizio del Kali-Yuga. Soltanto che, quantunque il Kali-Yuga sia propriamente un periodo d’oscuramento, il che ha reso possibile fin dai suoi inizi tale genere di « fenditure », questo oscuramento è certamente lungi dall’aver raggiunto d’un sol colpo le proporzioni che si possono constatare nelle sue ultime fasi, e questa è la ragione per cui le « fenditure » potevano essere a quel tempo riparate con relativa facilità; ciò nondimeno occorreva anche allora che fosse esercitata una costante vigilanza, e questa incombenza rientrava naturalmente nei compiti attribuiti ai centri spirituali delle diverse tradizioni. Seguì un’epoca nella quale, in seguito all’eccessiva « solidificazione » del mondo, le stesse « fenditure » furono molto meno da temere, almeno temporaneamente; quest’epoca corrispose alla prima parte dei Tempi moderni, vale a dire a quello che può esser definito il periodo specificamente meccanicistico e materialistico, periodo in cui il « sistema chiuso » del quale parlavamo era più prossimo ad essere attuato, per lo meno per quanto la cosa era possibile di fatto. Adesso, parlando cioè del periodo che può essere identificato nella seconda parte dei Tempi moderni e che è già incominciato, le condizioni sono certamente cambiate rispetto a quelle di tutte le epoche anteriori: non solamente le « fenditure » possono nuovamente prodursi sempre più abbondantemente, e presentare caratteri più gravi che mai in conseguenza del cammino discendente percorso nell’intervallo, ma inoltre le possibilità di riparazione non sono più le stesse di un tempo. In effetti, l’azione dei centri spirituali si è andata a mano a mano restringendo, perché le influenze superiori che essi, secondo la loro funzione normale, trasmettevano al nostro mondo non possono più manifestarsi all’esterno, arrestate come sono da quel « guscio » impenetrabile di cui dicevamo poco fa; dove mai si potrà dunque trovare, in un simile stato dell’insieme umano e cosmico, una difesa d’una certa efficacia contro le « orde di Gog e Magog »?

E non è tutto: ciò che abbiamo detto descrive soltanto quello che si può chiamare il lato negativo delle difficoltà crescenti che incontra qualsiasi opposizione all’intrusione delle influenze malefiche, e del resto si può aggiungere ad esso anche quella specie d’inerzia dovuta alla generale ignoranza di queste cose, e alle « sopravvivenze » della mentalità materialistica e dell’atteggiamento che le corrisponde, cose che possono durare tanto più a lungo in quanto tale atteggiamento è diventato per così dire istintivo nei moderni, essendosi quasi « incorporato » nella loro natura. È chiaro che un buon numero di « spiritualisti » e persino di « tradizionalisti », o di quelli che si autodefiniscono tali, sono di fatto almeno tanto materialisti quanto tutti gli altri sotto questo rispetto, giacché quel che rende la situazione ancor più irrimediabile è il fatto che coloro i quali vorrebbero, nella miglior buona fede, combattere lo spirito moderno, ne sono essi stessi affetti a propria insaputa, cosicché tutti i loro sforzi sono per ciò stesso condannati a restar privi d’ogni apprezzabile risultato; si tratta infatti di cose in cui la buona volontà è lungi dall’essere sufficiente, e nelle quali occorre invece, e diremmo prima di tutto, una conoscenza effettiva; ma è proprio questa conoscenza che è resa del tutto impossibile dall’influsso dello spirito moderno e delle sue limitazioni, e ciò anche per coloro che potrebbero avere sotto questo rapporto determinate capacità intellettuali solo che si trovassero in condizioni più normali.

Sennonché, oltre a tutti questi elementi negativi, le difficoltà di cui stiamo discorrendo hanno anche un lato che potrebbe esser detto positivo, rappresentato da tutto ciò che nel nostro stesso mondo favorisce attivamente l’intervento delle influenze sottili inferiori, sia coscientemente sia incoscientemente. A questo proposito bisogna tener conto prima di tutto della funzione in qualche modo « determinante » degli agenti veri e propri di tutta la deviazione moderna, poiché questo intervento costituisce propriamente una nuova fase, più « avanzata», di tale deviazione, e corrisponde esattamente al proseguimento del « piano »secondo cui essa si è effettuata; è perciò evidentemente da questo lato che occorrerebbe ricercare gli elementi ausiliari coscienti delle forze malefiche di cui stiamo parlando, quand’anche, qui come in molte altre occasioni, possano esistere di tale coscienza svariate gradazioni. Quanto agli altri elementi ausiliari delle forze malefiche, vale a dire quanto a coloro che agiscono in buona fede e che, ignorando la vera natura di queste forze (in grazia precisamente di quell’influsso dello spirito moderno a cui abbiamo appena accennato), svolgono tutto sommato soltanto la funzione di gabbati — il che però non gli impedisce di essere spesso tanto più attivi quanto più sono sinceri e incapaci di vedere .—, questi sono ormai quasi innumerevoli, e possono essere catalogati in svariate categorie, dagli ingenui aderenti alle organizzazioni « neospiritualistiche » di tutti i generi fino ai filosofi « intuizionisti », passando attraverso gli scienziati cultori della « metapsichica » e agli psicologi delle scuole più recenti. Non insisteremo di più in questa sede, perché sarebbe come fare anticipazioni indebite su quel che dovremo dire un po’ più avanti. Prima bisogna però dare alcuni esempi del modo in cui certe « fenditure » possono prodursi di fatto, e dei “supporti” che le influenze sottili e psichiche d’ordine inferiore (poiché ambito sottile e campo psichico sono in fondo, per noi, sinonimi) possono trovare nell’ambiente cosmico per esercitare la loro azione e diffondersi nel mondo umano.



1- Nel simbolismo della tradizione indù, questa « Grande Muraglia » è la montagna circolare Lokaloka, che separa il cosmo » (loka) dalle tenebre esteriori » (aloka); naturalmente ciò è suscettibile di applicarsi analogicamente ad ambiti più o meno estesi nell’insieme della manifestazione cosmica, da cui l’applicazione particolare che ne è fatta qui, in quanto stiamo dicendo, in relazione al solo mondo corporeo.

2- Nella tradizione indù si parla dei demoni Koka e Vikoka, i cui nomi sono evidentemente simili.

3- Il simbolismo del « mondo sotterraneo è anch’esso duplice, ed ha pure un senso superiore, com’è dimostrato in particolare dalle considerazioni da noi esposte in Le Roi du Monde; qui però si tratta ovviamente soltanto del suo significato inferiore, o addirittura letteralmente infernale.

4- I cinque colori sono il bianco, il nero, l’azzurro, il rosso e il giallo, i quali corrispondono nella tradizione estremo-orientale ai cinque elementi, o anche ai quattro punti cardinali e al centro

5- Si afferma anche che Niu-kua tagliò le quattro zampe della tartaruga per deporvi sopra le quattro estremità del mondo, allo scopo di stabilizzare la terra; se si ricorda quanto dicemmo in precedenza riguardo alle corrispondenze analogiche rispettive di Fo-hi e di Niu-kua, ci si potrà render conto che conformemente ad esse la funzione di assicurare la stabilità e la “solidità” del mondo appartiene alla parte sostanziale della manifestazione, ciò che s’accorda esattamente con quanto abbiamo esposto qui a tale proposito.

Fonte:

Nati i primi bambini geneticamente modificati: le gemelline Lulu e Nana “resistono” all’HIV

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Nati i primi bambini geneticamente modificati: le gemelline Lulu e Nana “resistono” all’HIV

Lo scienziato cinese He Jiankui della Southern University of Science and Technology di Shenzhen ha annunciato su youtube che sono nati i primi bambini geneticamente modificati al mondo. Si tratta di due gemelline modificate per resistere al virus dell’HIV, quello responsabile dell’AIDS. I dettagli verranno presentati durante una conferenza internazionale.

26 NOVEMBRE 2018 11:16 di Andrea Centini



Creati in laboratorio i primi bambini geneticamente modificati, due gemelline cinesi – chiamate Lulu e Nana per proteggerne la privacy – che a detta degli scienziati sono in grado di resistere alle infezioni del virus dell'HIV, responsabile dell'AIDS. Ad annunciarlo il genetista cinese He Jiankui della Southern University of Science and Technology di Shenzhen con un video su youtube. Presenterà i dettagli sul lavoro del suo team di ricercatori in seno alla conferenza internazionale sull'editing genetico, che prenderà il via ad Hong Kong martedì 27 novembre.


Jiankui, che si è laureato alla prestigiosa università americana di Stanford prima di tornare in Cina, ha utilizzato la controversa tecnica del “taglia e cuci” genetico chiamata CRISPR/Cas9. La procedura è vietata sugli embrioni umani in quasi tutto il mondo, non solo per ragioni etiche, ma anche in virtù dei seri rischi che essa comporta. Il principale è rappresentato dalle cosiddette mutazioni off-target, alterazioni nel genoma che si sviluppano in sedi differenti (e imprevedibili) da quelle in cui “tagliano e cuciono” gli scienziati. Nonostante ciò, Jiankui ha sottolineato che le bimbe stanno bene: “Due bellissime bambine cinesi, di nome Lulu e Nana, sono venute al mondo piangendo e in salute come tutti gli altri bambini poche settimane fa. Le piccole sono a casa ora”, ha sottolineato con orgoglio lo scienziato.

Jiankui e i colleghi hanno ingegnerizzato gli embrioni di sette coppie, dai quali sono nate soltanto Lulu e Nana attraverso la fecondazione in vitro. Normalmente si parla di CRISPR/Cas9 come una tecnica rivoluzionaria potenzialmente in grado di debellare sul nascere malattie genetiche gravi intervenendo sugli embrioni, ma in questo primo caso di "bimbi OGM" l'editing genetico è stato sfruttato per prevenire infezioni dal virus dell'HIV. Il padre delle piccole, chiamato con lo pseudonimo Mark, è infatti sieropositivo, e assieme alla moglie Grace ha deciso di intraprendere questo percorso di ricerca per proteggere i figli dalla temuta infezione. Non da quella trasmissibile attraverso la gravidanza, un rischio evitabile con altri percorsi, ma dal contagio nel corso della loro vita.



Al momento non esistono pubblicazioni scientifiche sul lavoro dell'equipe cinese, dunque si attende il rilascio di informazioni più dettagliate in seno al meeting di Hong Kong per saperne di più. La notizia è stata accolta con stupore e perplessità dalla comunità scientifica; al netto della sua efficacia, il timore maggiore è per la salute delle piccole, proprio in virtù degli effetti imprevedibili della CRISPR/Cas9. Tra le critiche mosse a Jiankui e colleghi vi è anche quella di essere intervenuti per una precauzione non necessaria contro l'HIV, e non per provare a estirpare una grave malattia genetica. Ci vorranno comunque anni per sapere se le due gemelline hanno subito conseguenze da questo pionieristico ma controverso esperimento.

The Red Pill: Femminismo e Verità Negate

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The Red Pill
The Red Pill: Femminismo e Verità Negate

Il Film su di Noi che Vogliono Censurare
di P. Cavallari

Immaginate una giovane regista femminista decisa a fare un film sulla cultura dello stupro. Dove documentarsi? 
Ma su Avoiceformen ovviamente! Il blog che le femministe considerano la tana del lupo misogino-patriarcale, una sentina di odio e violenza.
Ma Cassie Jaye, la regista in questione, è una donna intelligente e per fare il film ha voluto sentire tutte le voci, sia quelle delle femministe che quelle degli attivisti dei diritti degli uomini, tra cui i fondatori del nostro blog.

E così è nato The Red Pill, il documentario su di noi che le femministe vogliono vietare.

Perché tanta rabbia contro un documentario che viene descritto – da chi lo ha visto – come obiettivo e imparziale? La risposta è semplice. L’inchiesta di Cassie mostra come le ragioni del movimento per i diritti degli uomini siano sensate e fondate su considerazioni di buon senso, e come, viceversa, le contro-ragioni delle femministe siano poco convincenti e superficiali. Alla fine del film Cassie dice di non sentirsi più femminista, dopo aver a lungo riflettuto su queste tematiche in un viaggio che paragona a quello di Alice nella tana del Bianconiglio.

Sembra un happy ending in stile Hollywood, ma non finisce qui. La distribuzione e la semplice proiezione del film hanno segnato l’inizio di una storia che da sola potrebbe fornire materiale per un altro film, non si sa se commedia o thriller.

"Senza neanche averlo visto, le femministe sostengono che il film incita alla violenza contro le donne, avalla una cultura sessista e misogina e “abusa” della libertà di espressione. Grazie a campagne molto aggressive, riescono a bloccare la sua proiezione in diversi cinema e festival, non solo negli USA ma anche in altri paesi. In Australia, ad esempio l’università di Sidney ne ha cancellato la proiezione, così come hanno fatto diversi cinema di Melbourne. Persino Netflix si rifiuta di proiettarlo. In Canada spettatori e sponsor hanno minacciato di smettere di fare affari coi cinema che lo proietteranno. Il film è per fortuna reperibile su molte piattaforme digitali (le trovate elencate qui), dove sta riscontrando un grosso successo, ma la regista dice che la messa in onda su Netflix avrebbe permesso alle persone di vederlo senza doverlo necessariamente acquistare." [fonte: www.enzopennetta.it]

                                                 
         
(NdAnticorpi: il film è presente sulla piattaforma on demand di Amazon)

Tra le vicende da commedia demenziale collegate all'uscita del film merita una citazione quella capitata in Australia, dove una trasmissione TV ha intervistato Cassie Jaye. I due giornalisti hanno iniziato ad interrogarla con tono inquisitorio sui contenuti del film ed alla domanda se almeno lo avevano visto hanno risposto sdegnosamente di no. In altri termini stavano stroncando il documentario senza neppure averlo guardato!



Canale YT: Cassie Jaye

“Did you see the film?” questioned Jaye, with a puzzled face, prompting O’Keefe to claim “Well we saw as much as we could because your publicist wouldn’t send us the full thing.”
“I sent you the screen early attached to the full film,” Jaye declared. “You could also buy the film on Google Play, Vimeo…”
Sunrise co-host Monique Wright then interrupted the discussion, claiming “We tried to do that but we couldn’t.”

L’intervista è stata messa sulla pagina Facebook della TV ed immediatamente sono cominciati i commenti degli utenti che insultando i giornalisti per la loro mancanza di serietà ne chiedevano il licenziamento. Dopo qualche migliaio di commenti di questo tipo la TV ha tolto il video da Facebook ed ha inviato una diffida per vietarne la pubblicazione. Nel frattempo sono partite varie petizioni per chiedere il licenziamento dei giornalisti e la vicenda alla data di questo post è ancora in corso. Il sito di news Breitbart (che conta milioni di utenti) ha dedicato alla vicenda australiana un articolo molto caustico (Australian TV Hosts Humiliated After Criticizing ‘The Red Pill’ Documentary Despite Admitting They Haven’t Watched the Film) che include la trascrizione integrale delle parti più esilaranti dell’intervista.

Note a margine.
Cassie Jaye prima di iniziare le riprese di The Red Pill aveva un curriculum di tutto rispetto come regista impegnata femminista:

“femminista da circa dieci anni. I suoi primi due documentari hanno trattato tematiche molto mainstream. Daddy I Do(2010) parla dell’educazione sessuale delle donne (la tesi del film è che l’educazione sessuale delle donne ridurrebbe le gravidanze indesiderate), mentre The Right to Love (2012) parla del diritto al matrimonio omosessuale.”

Il titolo del film, per chi non lo avesse capito, è una citazione da Matrix, la scena in cui Morpheus chiede a Neo di scegliere tra la pillola rossa, che gli mostrerà la verità, e la pillola azzurra, che gli consentirà di continuare a dormire. Cassie Jay ha scelto la pillola rossa ed ora vive assieme a noi nel mondo reale, avendo riconosciuto le menzogne della propaganda.

Cassie Jaye ha cominciato la sua carriera come attrice, ed in The Red Pill mostra alcune scene che ha interpretato. Si lamenta del fatto che le venivano date parti da vittima designata di pericolosi assassini. Questo dettaglio è quasi un prologo a The Red Pill e contribuisce ad aumentare la sensazione di dissonanza man a mano che il film procede, perché sembra quasi di leggere sul volto di questa giovane donna un certo timore mentre parla con uomini che le sono stati descritti come pericolosi psicopatici, timore che lascia il passo alla perplessità nel corso delle interviste ad alcuni testimonial dell’ideologia femminista. Infatti sono loro in realtà a rappresentare il lato oscuro della tematica trattata.
Il film si può acquistare in DVD o vedere in streaming:

Articolo pubblicato sul sito A Voice For Men Italia
Link diretto:

FINIREMO TUTTI DENTRO UN GROSSO FORNO A MICROONDE MONDIALE PER LA ‘COMODITÀ’ DEL WI-FI GLOBALE?

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Quando la realtà supera l’immaginazione: satelliti, droni, laser e palloni in alta quota, tutto sopra le nostre teste.
Una flotta di oltre 200.000 unità nello spazio fino a 750 miglia, ognuno in orbita continua per cinque anni a cominciare (forse) già dal 2018. Per garantire una connessione internet permanente, una copertura di rete ineludibile e ubiquitaria. Non è la trama dell’ultimo Guerre Stellari né visionaria fantascienza, ma l’obiettivo del piano di sviluppo a copertura globale di wi-fi ad alta velocità proveniente dallo spazio a cui stanno lavorando cinque multinazionali, tra cui i colossi del web Google e Facebook.

Senza informare la popolazione sui temibili rischi: ambiente e salute pubblica sempre più nel collasso elettromagnetico?

La denuncia arriva da Guards, l’Unione Globale per bloccare lo Sviluppo di Radiazioni dallo Spazio (Global Union Against Radiation Deployment from Space), un nuovo coordinamento internazionale di sigle e associazioni per “bloccare i piani di sviluppo del Wi-Fi globale, che costituirebbero una sperimentazione non consensuale sugli esseri umani e, dunque, una violazione dei diritti umani secondo il Codice di Norimberga”. FONTE
La prevista distribuzione globale di Wi-Fi dallo spazio potrebbe distruggere lo strato di ozono, inasprire i cambiamenti climatici e minacciare la vita sulla Terra

Comunicato stampa
dell’Unione Globale per Bloccare lo Sviluppo delle Radiazioni dallo Spazio
Global Union Against Radiation Deployment from Space (GUARDS)

Cinque società si stanno organizzando per fornire, entro i prossimi tre o quattro anni, una copertura globale di Wi-Fi ad alta velocità proveniente dallo spazio. Secondo la coalizione internazionale di associazioni, recente formata, la Global Union Against Radiation Deployment from Space (GUARDS) ovvero l’Unione Globale per bloccare lo Sviluppo di Radiazioni dallo Spazio (GUARDS), tutto questo rappresenta un vero e proprio incubo per la salute pubblica e per l’ambiente.
Secondo GUARDS, i collegamenti satellitari necessari a distribuire questi servizi potrebbero mettere in pericolo lo strato di ozono e potrebbero contribuire significativamente ai cambiamenti climatici. I gas di scarico dei razzi contengono cloro che distrugge l’ozono, vapore acqueo (un gas a effetto serra) e particelle di ossido di alluminio che si depositano sulle nuvole nella stratosfera.

Nei fumi di scarico dei razzi si osserva, infatti, la completa distruzione dell’ozono.
Secondo Aleksandr Dunayev della Agenzia Spaziale Russa, citato dal New York Times (14 maggio 1991, pag. 4) “Circa 300 lanci dello Space Shuttle ogni anno sarebbero una catastrofe e lo strato di ozono andrebbe completamente distrutto.”
Nei primi anni ’90, nel mondo si effettuavano in media solo 12 lanci di razzi all’anno. Mantenere una flotta di 4.000 satelliti nello spazio, ciascuno con una durata prevista di cinque anni, potrebbe comportare un numero di lanci ogni anno tale da creare una catastrofe ambientale.
Un’altra preoccupazione di GUARDS è lo stesso Wi-Fi. Benché venga ritenuto da molti come un servizio di grande valore, il Wi-Fi funziona con radiazioni pulsate a microonde, simili a quelle utilizzate dai forni a microonde.
Numerosi studi scientifici dimostrano che le radiazioni da radiofrequenza e da microonde possono avere un ruolo nella riduzione delle foreste, nella scomparsa di rane, di pipistrelli, di api da miele e nella minaccia di estinzione del passero comune oltre che provocare altri danni al DNA nell’Uomo. E’ di vitale importanza per la vita sulla Terra che si diminuiscano queste radiazioni.
“Il corpo umano”, sostiene il dottor Gerard J. Hyland, dell’Università di Warwick, nel Regno Unito, “è uno strumento elettrochimico con una estrema sensibilità”, sottolineando che, come una radio, può essere disturbato dalle radiazioni a cui è esposto.

Se un segnale elettromagnetico può azionare un dispositivo meccanico, infatti, può disturbare anche ogni cellula del corpo umano.
Il 7 febbraio 2014 il Dipartimento degli Interni degli Stati Uniti ha dichiarato, in riferimento ai limiti estremi che disciplinano la radiazione utilizzate dal Wi-Fi, che “gli standard di sicurezza per le radiazioni elettromagnetiche della Federal Communications Commission (FCC) continuano a basarsi solo sugli effetti termici, che rappresentano un criterio ormai vecchio di quasi 30 anni e oggi inapplicabile”.
Nel 2011 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato, inoltre, le radiazioni emesse dai telefoni cellulari, Wi-Fi, e da altre tecnologie wireless come possibili cancerogene per l’Uomo (Classe 2B). Recenti studi scientifici hanno concluso che sarebbe più appropriata la classificazione della radiofrequenza come cancerogeno certo (Classe 1A). Ciononostante, i progetti di un Wi-Fi globale dallo spazio renderebbero l’esposizione a queste onde elettromagnetiche praticamente ubiquitaria ed ineludibile.
Una recente lettera inviata al Comitato Economico e Sociale Europeo da 88 associazioni, che rappresentano tutte insieme oltre un milione di persone, denuncia che i governi stanno tradendo la fiducia della popolazione ignorando i pericoli delle radiazioni a radiofrequenza e microonde.
L’intento di GUARDS è quello di bloccare i piani di sviluppo del Wi-Fi globale, che costituirebbero una sperimentazione non consensuale sugli esseri umani e, dunque, una violazione dei diritti umani secondo il Codice di Norimberga.

CHI SIAMO: Global Union Against Radiation Deployment from Space (GUARDS)
GUARDS è una coalizione internazionale di diverse associazioni che hanno creato un coordinamento per fermare i piani di sviluppo del Wi-Fi globale dallo spazio che minaccia la vita sulla Terra.
Contatto: Ed Friedman, Maine USA, 207-666-3372 edfomb@comcast.net
Contatto in Italia: Associazione Malattie da Intossicazione Cronica e/o Ambientale (AMICA)

Petizione per chiedere di fermare lo sviluppo del Wi-Fi dallo spazio

                                                             

                                                              http://www.stopglobalwifi.org/

Fonti bibliografiche

Salute umana

Il Rapporto BioInitiative (1500 pagine) sugli effetti sulla salute della radiofrequenza e delle microonde è stato pubblicato nel 2007 con un aggiornamento nel 2012. Gli autori sono 29 scienziati provenienti da dieci paesi.
Hanno pubblicato migliaia di studi che mostrano l’interferenza con i processi chimici nel corpo, delle radiofrequenze con numerosi effetti tra cui alterazioni genetiche, cancro, disfunzioni immunitarie, danni neurologici, e infertilità.
Il Rapporto è disponibile all’indirizzo: http://www.bioinitiative.org.

Lettera Avviso inviata nel mese di febbraio 2015 al Comitato Economico e Sociale Europeo da 88 organizzazioni (tra cui AMICA) riguardo il tradimento della fiducia dei cittadini da parte delle istituzioni che ignorano gli effetti delle radiazioni da radiofrequenza e da microonde.
Disponibile all’indirizzo: http://www.radiationresearch.org/images/rrt_articles/EM-Radiation-Research-Trust-Letter-of-Notice-Served-on-Mr-Richard-Adams.pdf

L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), un comitato dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha classificato le radiazioni da radiofrequenza, compresa quella emessa dalla tecnologia wireless, come possibile cancerogeno per l’uomo in Classe 2B.

Il medico inglese Erica Mallery-Blythe ha scritto un ottimo rapporto sulla Elettrosensibilità che si stima colpisca attualmente il 5% della popolazione mondiale: http://www.iemfa.org/wp-content/pdf/Mallery-Blythe-v1-EESC.pdf

Il 7 febbraio 2014, il Dipartimento degli Interni degli Stati Uniti ha dichiarato, in riferimento ai limiti estremi che disciplinano la radiazione utilizzati dal WiFi, che “gli standard di sicurezza per le radiazioni elettromagnetiche della Federal Communications Commission (FCC) continuano a basarsi sugli effetti termici, un criterio ormai vecchio di quasi 30 anni e oggi inapplicabile”.

Ambiente

Studi dimostrano che la radiazione da radiofrequenza danneggia l’ambiente, sia la flora che la fauna.
Fonti:
http://www.biolmedonline.com/ articoli / Vol4_4_2012 / Vol4_4_202-216_BM-8.pdf

Il 31 ottobre 2014 è stata presentata alla Manitoba Entomological Society la revisione di 91 studi sugli effetti delle radiazioni da radiofrequenza e da microonde su api, insetti, uccelli, ecc .
Fonte: https://groups.google.com/forum/#!topic/ mobilfunk_newsletter / 0RUPGTI4qQY

Sulla riduzione dell’ozono e il cambiamento climatico da gas di scarico dei razzi:

Piani di sviluppo del Wi-Fi dai satelliti

Le cinque aziende che cercano di fornire radiazioni Wi-Fi globale dallo spazio sono:
SpaceX: 4000 satelliti, ad un altezza di 750 miglia http://www.spacex.com/
OneWeb: 2.400 satelliti, ad un altezza di 500-590 miglia http://www.oneweb.world/
Facebook: satelliti, droni, e laser. http://thenextweb.com/facebook/2014/03/27/facebooks-connectivity-lab-looking-drones-satellites-lasers-provide-internet-access/
Google: 200.000 palloni ad alta quota (62.500 piedi) (“Progetto Loon”)http://www.google.com/loon/
Outernet: microsatelliti a bassa orbita https://www.outernet.is/en/

Fonte dell'articolo: www.nogeoingegneria.com.
http://www.nogeoingegneria.com/effetti/salute/finiremo-tutti-dentro-un-grosso-forno-a-microonde-mondiale-per-la-comodita-del-wi-fi-globale/?fbclid=IwAR04pDlk3utrNNgEFcx7o7wBPPcJyLklEIgAukI2wWGYMveL-HlcTLJqvRg

Loki e il Ragnarok

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Nel pantheon germanico la divinità ambigua per eccellenza è Loki, che appartiente all'ordine degli Dei e ha tuttavia una decisa carica demoniaca. Nell'economia religiosa germanica egli rappresenta l'insorgenza delle forze eversive dell'ordine cosmico e divino. Corrisponde, cioè, al momento dello sfrenarsi delle energie della libertà istintiva intolleranti della rigidità normativa.Incerta è l'etimologia del nome che viene da alcuni collegato al verbo "Lukan", chiudere, determinando al Dio la chiusura ossia il crollo del mondo. Da altri viene fatto risalire a una radice indoeuropea comune a "Lux", rappresentando così il Dio ambivalente di portatore di luce-fuoco e di distruttore. 
In tale rappresentazione, che unisce nella medesima figura i caratteri del fondatore culturale e dell'ingannatore (Trickster), Loki è stato avvicinato a diverse figure mitologiche quali Prometeo, Efesto, Lug, Lucifero. Secondo altre ipotesi, Loki è essenzialmente il Dio della vegetazione e delle forze ipoctonie che presiedono al rinnovamento della natura con tutta una carica fecondante e, insieme, distruttrice.Nei testi nordici è generalmente protagonista di imprese che appaiono disonoranti secondo il criterio normativo dell'ordine divino. è chiamato l'Attaccabrighe ed è il primo padre della menzogna; è chiamato anche Loptr, figlio di Farbauti "Colpi di pericoli" e Laufey "Isola frondosa"; secondo un'interpretazione fondata sulle etimologie di questi nomi e sul valore degli epiteti attribuiti a Loki e agli Dei del suo ciclo, sembra che ci si trovi di fronte a un complesso mitico di carattere naturalistico: in tale contesto Loki è il fuoco che nasce, per i colpi di fulmine nella foresta. L'interpretazione spiegherebbe anche adeguatamente la fondamentale bivalenza del Dio, che ha il doppio carattere del fuoco, apportatore di rovina, ma pure di calore, di vita. Nota di Lunaria: anche i Babilonesi veneravano il fuoco nei suoi tre aspetti:
"Accanto a queste divinità stellari i popoli della Mesopotamia, da buoni agricoltori, adoravano anche quelle potenze e forze della Natura cui più era raccomandata la loro vita e la loro speranza di lavoratori della terra; quindi il fulmine Il Dio Adad sul toro, con una folgore in pugno (stele del secolo VIII a.C). Adad è l'altro aspetto di Anu, Signore del Cielo, ma Adad rappresenta i fenomeni atmosferici; assimilato anche a Ramman ("Il Fulminatore"). Sposa di Adad era Sala, "La Regina delle Campagne" (il fulmine si collegava alla pioggia, la pioggia ai campi da far prosperare).

Loki è una divinità appartenente al Pantheon nordico. Compagno di Odino e di Thor (col primo strinse, in tempi remoti, un legame di fratellanza di sangue), si presenta come una figura molto particolare la cui principale caratteristica è un'ambigua dualità. Gli scritti lo ricordano come un demone nemico dell'ordine cosmico, un ingannatore maligno e perfido, ma, al contempo, viene talvolta ricordato come un ingegnoso inventore, altre volte come colui che soccorre gli dèi nei momenti difficili. 

Appartiene alla stirpe degli Asi, tuttavia la sua famiglia e la sua progenie sono legate ai demoni del male, in particolare ai giganti. Egli è figlio del gigante Fàrbauti e della dèa Laufey (o Nàl) e ciò rivela un primo aspetto della sua dicotomia in quanto nella sua persona convivono gli aspetti di entrambe le razze: la malvagità dei giganti e l'impegno degli dèi nel mantenere l'ordine cosmico.

Le malefatte di Loki infatti non sono fini a se stesse, ma sono necessarie per mantenere l'equilibrio nell'ordine cosmico: solo quando verrà il "Crepuscolo degli Dei" (Ragnarok) egli potrà dare libero sfogo alla sua parte malvagia per guidare le forze del male contro gli dèi.

Con la gigantessa Angroboða ha generato tre figli. Hel, la terribile guardiana del mondo degli inferi. Fenrir, il lupo cosmico nemico degli dèi. E infine Jormungand (o anche Miðgarðsormr), la serpe di Miðgarðr, che riposa nell'oceano avvolto attorno alla terra.

Con la dea Sigyn ha avuto invece i figli Narfi e Vàli, i quali sono probabilmente gli unici figli di Loki che non hanno nulla a che vedere con le forze del male in quanto figli di un amore sincero e fedele.

Come portatore del male sulla terra Loki è anche ricordato come il padre delle streghe.
Si narra infatti che egli avesse trovato tra le braci ardenti di un falò un cuore di donna mezzo cotto e cibandosene rimase ingravidato dando vita alle streghe. Questa non fu l'ultima gravidanza di Loki, difatti il dio è il padre di Sleipnir, il cavallo magico a otto zampe di Odino con le rune incise sui denti, che il dio, trasformatosi in puledra, ebbe dallo stallone Svadilferi.

Loki ha la capacità di trasformarsi a piacimento. Nei poemi lo ritroviamo sotto forma di mosca, pulce, falco, salmone o foca. Ciò è dovuto alla conoscenza e alla pratica di quella magia detta Seiðr che per i maschi comporta inverecondia e comportamenti omosessuali. Ecco spiegate le gravidanze di Loki la cui dualità comporta la convivenza di atteggiamenti maschili e femminili nella sua persona: è infatti nota l'antipatia che gli dèi provano nei confronti di Loki per il suo modo di "giacere come una donna" (Edda di Snorri).
http://www.latelanera.com/divinita-demoni-personaggi/dio-demone-personaggio.asp?id=210

Loki ritorna, ei tre dèi danno a Hreidmar i soldi dal tesoro d'oro e appiattiscono la pelle delle lontre, allungano le zampe e ammucchiano oro sopra, coprendolo. Hreidmar lo guarda e nota un singolo capello che non è stato coperto. Hreidmar chiede che sia coperto pure. Odino lancia l'anello Andvarinaut, coprendo i singoli capelli [33].

Loki afferma che ora hanno consegnato l'oro, e che l'oro è maledetto come Andvari, e che Hreidmar e Regin moriranno. Hreidmar risponde che se lo avesse saputo prima, si sarebbe tolto la vita, eppure credeva che quelli non sono ancora nati a cui è destinata la maledizione, e che non gli crede.

Solo quando verrà il "Crepuscolo degli Dei" (Ragnarok) egli potrà dare libero sfogo alla sua parte malvagia per guidare le forze del male contro gli dèi.



ll pianeta Venere (lucifero) domina la costellazione del toro.


Ragnarǫk (in islandese moderno anche Ragnarök e Ragnarøkkr[1]) indica, nella mitologia norrena, la battaglia finale tra le potenze della luce e dell'ordine e quelle delle tenebre e del caos, in seguito alla quale l'intero mondo verrà distrutto e quindi rigenerato.

Alla fine dei tempi Loki riuscirà a liberarsi dal suo supplizio e duellerà fino alla morte con Heimdallr nel corso del Ragnarǫk. https://it.wikipedia.org/wiki/Loki_(mitologia)

Heimdallr (dove il prefisso Heim- significa mondo, il suffisso -dallr è di origine sconosciuta, forse significa luminoso) è il dio della sorveglianza nella mitologia norrena. Egli è il guardiano del regno degli dei Æsir e Vanir e sorveglia il ponte Bifrǫst. Se qualche pericolo minaccia Ásgarðr, suona il Gjallarhorn, un corno portentoso il cui suono raggiunge ogni luogo. I suoi sensi sono così acuti che può sentire l'erba crescere e può vedere la fine del mondo, anche se possiede un solo orecchio (forse in analogia all'unico occhio di Odino), e il suo bisogno di dormire è ridotto oltre il minimo immaginabile, sicché non vi è bisogno di altri guardiani per Bifrǫst salvo il caso di sua assenza (normalmente per accompagnare lo stesso Odino o Thor).


Le correlazioni fra Lucifero e Lilith (Astarte) il demone associato al libertinaggio e all'aborto.

lilith si accoppia con Lucifero LILITH: MADRE DELL’OSCURITÀ E DELLA TEMPESTA

Moloch è la fatalità che divora i fanciulli. Satana e Nisroch sono gli dèi dell'odio, della fatalità, della disperazione. Astarte, Lilith, Nahema, Astaroth sono gli idoli del libertinaggio e dell'aborto.
- Eliphas Levi · 2014 · Body, Mind & Spirit

'Qualcuno ha osservato che Lilith sembra essere il corrispondente pagano della Madonna, ma mentre questa schiaccerà il serpente e lo dominerà Lilith ne è attratta quasi inconsapevolmente e ne è avvolta, quasi connivente nello scoprire i segreti della natura umana, come nel ritratto del pittore preraffaellita John Collier del 1892.
https://www.stregaviaggiatrice.it/2017/03/02/lilith-madre-delloscurita-e-della-tempesta/

Lilith nella serie televisiva Supernatural è il primo dei demoni creati da Lucifero



Thor vs Lokifear (Lucifero)




Horus vs Seth


<< Ci sono sorprendentemente dei netti parallelismi nei significati di questi racconti, con i racconti delle Scritture vediche.
Nell'età dell'oro venne esiliato Kali, demone che governa questa era descritta come l'epoca del ferro, dove regna l'ipocrisia >> ..

Nella Bibbia:  (2 Re, 23:5) “(Giosia il re) destituì i sacerdoti (…) e quanti offrivano incenso a Baal, al sole e alla luna, alle stelle e a tutta la milizia del cielo”

(2 Re 23:11) “fece scomparire i cavalli che i re di Giuda avevano consacrati al sole all'ingresso del tempio (…) e diede alle fiamme i carri del sole”

(2 Re 23:13) “Il re profanò le alture che erano di fronte a Gerusalemme, a sud del monte della perdizione, erette da Salomone, re di Israele, in onore di Astàrte, obbrobrio di quelli di Sidòne”.


In alcuni racconti relativi ai testi degli antichi Egizi, Seth ha relazioni con le dee straniere Anat e Astarte. Bisessuale, cercò senza successo di violentare Horus e Iside


BILL GATES E I VACCINI MORTALI; INTERESSI TRAVESTITI DA CRIMINOSE “MISSIONI UMANITARIE”

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BILL GATES E I VACCINI MORTALI; INTERESSI TRAVESTITI DA CRIMINOSE “MISSIONI UMANITARIE”
Di Vacciniinforma - 12 Dicembre 2015

Interessi economici travestiti da Missioni umanitarie.

L’operato di Bill Gates il quale ricordiamo essere il secondo maggiore finanziatore dell’OMS, è aberrante.
SECONDO DIVERSE NOTIZIE,IL CASO SI CONCENTREREBBE IN PARTICOLARE SULL’ILLECITA SPERIMENTAZIONE UMANA BASATA SUI DUE VACCINI DISPONIBILI PER L’HPV, CERVARIX (GLAXOSMITHKLINE) E GARDASIL (MERCK & CO); 16.000 I BAMBINI CHE VIVONO IN ANDHRA PRADESH (INDIA) USATI COME CAVIE; 14.000 INVECE I BAMBINI DI VADODARA, GUJARAT, USATI PER LA VACCINAZIONE CONTRO L’HPV.

I Medici indiani lo hanno citato per aver portato morte e non vita attraverso il suo operato. Moltissimi i bambini danneggiati e diversi i decessi.



Se la Monsanto, fosse una persona, personificherebbe lo stesso Bill Gates. Sì, il fondatore di Microsoft ,è lo stesso il quale assieme alla moglie possiede un’associazione a “scopo umanitario” .

BILL GATES con la sua fondazione e una donazione di ben 220 milioni di dollari (2012-2013), è il secondo maggiore finanziatore dell’OMS (al primo posto abbiamo la WHITE HOUSE,il governo degli Stati Uniti).
UN UOMO DALLE MILLE RISORSE E DAI MOLTI CRIMINI

Le aree di intervento della fondazione sono molteplici: dai vaccini alla salute materno-infantile,dal micro-credito allo sviluppo agricolo. Molteplici a loro volta,anche i sostenitori della fondazione:MacDonalds,Coca Cola,Nestle,Sanofi-Aventis,etc.

Bill Gates, fondatore della Microsoft con la sua Fondazione è il secondo maggiore finanziatore dell’OMS

http://saluteinternazionale.info/wp content/uploads/2012/04/omstabella11.jpg


Alla fine del mese di maggio 2012 a GINEVRA si è tenuta l’annuale assemblea mondiale dell’OMS a cuii ha partecipato anche il movimento PEOPLE’S HEALTH MOVEMENT (PHM rete globale per il diritto alla salute).

Abbiamo pertanto la convinzione che L’oms sia guidato da interessi politici ed economici.

MARGARET CHAN (allora Direttore dell’OMS) dichiarò:

“Oggi,molte delle minacce che contribuiscono alla diffusione delle malattie croniche,provengono dalle compagnie MULTINAZIONALI che sono grandi,ricche e potenti,guidate da interessi commerciali e assai poco interessate alla salute della popolazione”.

GLI INTERESSI SI CAMUFFANO DA MISSIONI UMANITARIE.

L’operato di tali associazioni è criminale e va combattuto. Tutto ciò è inaccettabile.

A denunciare il tutto è lo stesso Governo indiano assieme ai suoi medici i quali dichiarano quanto sia illegale sperimentare dei vaccini su bambini innocenti e denutriti; non avendo uno stato di salute ottimale è normale avere tra loro numerosi danneggiati e vittime e tutto questo non è corretto.

Lo stesso Governo indiano è sceso in campo difendendo i propri bambini e dichiarando reo Bill tanto da denunciarlo.

La Corte suprema dell’India conduce attualmente una vasta indagine e delle ricerche sull’operato subdolo della Fondazione di Bill & Melinda Gates, che volge principalmente al collaudo di vaccini mortali sul popolo povero, denutrito e spesso analfabeta.
LUPI TRAVESTITI DA AGNELLI


Ovviamente essere analfabeti è un punto a favore di queste associazioni non umanitarie, poiché riescono ad oltrepassare il consenso informato senza alcun problema.
SECONDO DIVERSE NOTIZIE,IL CASO SI CONCENTREREBBE IN PARTICOLARE SULL’ ILLECITA SPERIMENTAZIONE UMANA BASATA SUI DUE VACCINI DISPONIBILI PER L’HPV, CERVARIX (GLAXOSMITHKLINE) E GARDASIL (MERCK & CO.).

Già nel 2009, la Fondazione Gates aveva tranquillamente finanziato le sperimentazioni del Gardasil su circa 16.000bambini che vivono in Andhra Pradesh, India.


Secondo un rapporto pubblicato dal prestigioso giornale Indian Economy,nel mese di agosto, molti dei bambini hanno subito danni permanenti riscontrando anche 5 decessi a seguito della vaccinazione contro il papilloma virus umano.

In uno studio separato del Cervarix sempre finanziato dalla Fondazione Gates, si stima che 14.000 bambini tribali a Vadodara, Gujarat, siano stati vaccinati per l’HPV.

Il risultato di questo studio aveva dato due decessi e centinaia di danneggiati.
QUANDO CI SI PRENDE GIOCO DELLA POVERA IGNORANZA.

In entrambi gli studi, molti dei moduli di consenso utilizzati erano ovviamente contraffatti; molti dei genitori essendo analfabeti sono stati costretti a firmare i suddetti moduli di consenso con le loro impronte digitali.

Una petizione che condanna questi crimini atroci contro l’umanità,prende atto che la Gates Foundation, così come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e il Programma per la Tecnologia Adatta in Health (PATH), abbiano sostenuto grazie alle numerose prove, questa “negligenza criminale” perpetrata per testare i vaccini su gente denutrita e ignorante.

“Ciò è rimasto all’ombra fino a quando una organizzazione conosciuta con il nome di SAMA, ha trovato ed iniziato a studiare le prove su questi esperimenti nazisti condotti su esseri umani e bambini che non hanno colpa.

Nonostante la notizia stia facendo il giro del mondo,i media statunitensi rimanono nel silenzio e non diffondono tale realtà.

Rei anche altri paesi occidentali i quali non diffondono tale notizia, rendendosi colpevoli così delle stesse malefatte.
OMERTA’ PERPETRATA SEMPRE ALLO STESSO MODO.

India: l’unico paese ad avere denunciato tutto ciò.

La Gates Foundation è anche responsabile per avere danneggiato e aver ucciso molti altri bambini,usati come cavie per la sperimentazione del vaccino contro la meningite (non testato), la poliomielite e i vaccini pentavalenti .
Purtroppo, questa non è l’unica volta in cui Gates e la sua equipe si trovano sul banco degli imputati per aver commesso dei crimini.

Nel mese di dicembre 2012, cinque bambini nella piccola città di Gouro, Ciad, sono stati vaccinati coercitivamente con un vaccino sperimentale contro la meningite; un vaccino che non era stato approvato per l’uso commerciale.

Nonostante la perplessità dei bimbi ,i quali avevano dichiarato la loro decisione contraria a tale profilassi, la suddetta vaccinazione è stata perpetrata senza il consenso dei genitori. Senza questa vaccinazione i bambini non avrebbero potuto continuare ad andare a scuola.
MA NON E’ FINITA QUI

E ancora nel 2013, la Fondazione Gates e GAVI, hanno coercitivamente sottoposto centinaia di bambini del Pakistanalla vaccinazione contro la polio e vaccini pentavalenti non testati ( ricordiamo anche il vaccino Alliance).

Molti dei bambini hanno sviluppato la tipica reazione avversa post vaccino polio,ovvero la paralisi flaccida acuta o NPAFP .

CORRELATI

OMS,CI SI PUO’ FIDARE?

http://www.livemint.com/Politics/XS6vPor5jFX3vKkaE7Ri6H/India-to-get-poliofree-status-amid-rise-in-acute-flaccid-pa.html
http://healthimpactnews.com/tag/npafp/
https://childhealthsafety.wordpress.com/2014/12/01/53000-paralysis-cases-in-india-from-polio-vaccine-in-a-year-npafp-identical-to-polio-but-twice-as-deadly/
http://pediatrics.aappublications.org/content/pediatrics/135/Supplement_1/S17.full.pdf
http://healthimpactnews.com http://vactruth.com
http://articles.economictimes.indiatimes.com

Roma 5G, installati 200.000 lampioni/antenne-wireless. Ignorato l’appello dei medici. Panico sui social: “Ci uccideranno!” E la Basilicata?

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di Maurizio Martucci


Infrastruttura d’avanguardia, dicono, ‘per rendere le città più vivibili’. Nell’Era Elettromagnetica, per le ‘Digital City’ li chiamano ‘Smart Lighting’, spacciati come valore aggiunto sui bisogni consumeristici dei cittadini. Non sono più i normali lampioni della luce di una volta, accusati di sprecare troppa energia, ma ‘sistemi di telecontrollo dell’illuminazione pubblica e monitoraggio digitale’ a LED pensati per la sensoristica, videosorveglianza, controllo e monitoraggio del traffico locale, ma soprattutto mini-antenne Wi-Fi, tecnologia powerline da microonde millimetriche del 5G con l’aiuto della fibra ottica: passando sotto ogni lampione, li trasforma in un amplificatore wireless. S’attiveranno appena entrerà a regime il 5G.










Il nuovo tsunami d’elettrosmog, l’invasione d’antenne ancora in via sperimentale, così come anticipato nel mio ultimo libro d’inchiesta ‘Manuale di autodifesa per elettrosensibili’ (Terra Nuova Edizioni), non irradierà quindi solo dai tetti dei palazzi (come per le stazioni radio base di 2G, 3G e 4G, già 60.000 in tutta Italia), bensì dai riconvertiti lampioni della luce, uno ogni manciata di metri, praticamente ovunque. Copertura totale dell’intero territorio nazionale, l’obiettivo è pel 2025, ogni area del paese (non solo città metropolitane, ma pure comuni, paesini di provincia, campagne, parchi e aree naturali protette, strade, autostrade, aeroporti e porti) sarà quindi avvolta da un’inedita cappa elettromagnetica senza precedenti nella storia dell’umanità, con la sovrapposizione ubiquitaria di insidiose radio frequenze multiple e cumulative (dal 2011 nella black list, agenti dannosi per la salute pubblica) per cui ampia parte della ricerca medico-scientifica chiede all’Organizzazione Mondiale della Sanità un’urgente revisione nella classificazione degli agenti cancerogeni.
SOSTIENI OASI SANA


Dall’esito delle prossime gare (il 10 Settembre c’è l’asta del Governo Conte per i lotti delle tre bande di frequenza del 5G) Enel X annuncia l’installazione in 3.300 città di 1 milione e 800 mila nuovi lampioni a LED-wireless, intanto con Acea(suo il progetto ‘Luce 4.0’, 20 milioni di Euro l’investimento fino al 2019) nel periodo estivo ne ha montati già 200.000 in tutta Roma (senza un regolamento e col primato continentale di circa 5.000 antenne di telefonia mobile è stata ribattezza ‘discarica elettromagnetica d’Europa’). Inascoltato quindi l’accorato appello per una sensata moratoria ispirata al Principio di Precauzione lanciato da una task force internazionale di ricercatori e scienziati (preoccupati per le possibili ripercussioni sanitarie del 5G) così come nel vuoto sono cadute le richieste dei medici dell’ISDE e dell’associazionismo di malati di sensibilità chimica multipla ed elettrosensibilità.




Preoccupazione e paure montano ora sui social: su Twitter è stato lanciato l’hasthag #Stop5G, mentre su Facebook c’è chi sfoga angoscia e timore, percepito il pericolo nell’incolumità sotto attacco, soprattutto in chi non tollera campi elettromagnetici anche a basse dosi, figuriamoci col limite d’elettrosmog innalzato da 6 V/m a 61 V/m per i nuovi lampioni wireless: Simonetta (“siamo bombardati”), Alessia (“manifestiamo, organizziamoci in gruppi locali”), Stefano(“pazzesco, fermiamo tutto questo”), Paola (“ci friggeranno il cervello”), Clara (“ma non possono ucciderci tutti!”), Angelina (“sarà la mia fine, ci dobbiamo muovere”), Mario (“mi viene da piangere”), Patrizia (“distruggiamoli”), Agostina (“moriremo tutti!”).










Infine, per far esplodere il caso politico, monta la proposta di occupare simbolicamente la Regione Basilicata, l’unica in Italia a riconoscere dal 2013 l’elettrosensibilità come malattia ambientale: ‘se l’invalidante patologia esiste, sempre più ‘invisibili’ persone ne soffrono e c’è un riconoscimento ufficiale – si pensa – qualcuno, alla fine, politicamente dovrà assumere provvedimenti indifferibili e cautelativi!’

Sarà così? Peccato però che in Lucania c’è il caso di un giovane gravemente elettrosensibile, costretto a vivere tra boschi e montagne per sottrarsi all’irradiazione delle antenne, oltre al precedente di Matera: dal 2017 la città dei sassi ha aderito alla fase sperimentale del 5G. E allora, che fare? A fine Settembreprevista l’assemblea nazionale dell’Associazione Italiana Elettrosensibili, mentre a Viareggio (Lucca) il 6 Ottobre c’è il convegno nazionale “5G esperimento sulla salute?”


di Maurizio Martucci

I segreti del 5G, tra spionaggio e controllo militare delle masse: Di Maio ci ha venduti ai cinesi (del Partito Comunista)

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di Maurizio Martucci

Bonariamente è ‘la via della seta digitale’, ma ha tutte le caratteristiche di una vera e propria guerra di spionaggio industriale, una partita a Risiko nello scacchiere internazionale, dove la posta in palio per la post-globalizzazione sarebbero le sorti dell’umanità nel wireless di quinta generazione. In ballo, oltre investimenti miliardari e salute pubblica minacciata da un nuovo tsunami di inesplorate microonde millimetriche, anche servizi segreti, lobby del datismo e cyberspionaggio nell’infrastruttura digitale, la rete dell’Internet delle cose: con buona pace di Marco Polo e la ‘seta’ nei collegamenti tra antica Roma e impero d’Oriente, chi controllerà il 5G potrà come detenere il mondo? Quantomeno, così pare, la sua stabilità nel controllo di intelligence e security!

Sarebbe questo lo scenario segreto dietro la forsennata corsa al 5G. Le schermaglie di facciata tra USA e Cina per la leadership sul primato sull’intelligenza artificiale non sarebbero altro che un deterrente, se è vero come il proibizionismo di Donald Trump sia finito su Giappone, Australia e Nuova Zelanda, dove alle cinesi Zte e Hawuei sono stati interdetti appalti pubblici e forniture aziendali pel 5G (in USA previsto poi nel 2019 un ordine esecutivo di emergenza nazionale per impedire alle aziende statunitensi l’utilizzo di apparecchiature di telecomunicazione made in China).


In questa spy story, l’anomalia occidentale è rappresentata proprio Italia, o meglio, da Luigi Di Maio e i suoi deputati, decisi a fare del 5G italiano la testa d’ariete cinese in Europa, mentre Hawuei viene ostacolata in Germania, Francia, Gran Bretagna, Belgio e Norvegia: lo si era capito già a Settembre quando, pretesa con forza la delega dello Sviluppo Economico appena insediato Conte al Colle, DI Maio aveva partecipato al summit di Hauwei in Parlamento (c’erano anche i sottosegretari Geraci e Tofalo, la deputata Liuzzi e i Sindaci di Roma e Genova Raggi e Bucci). “Abbiamo rapporti molto costruttivi con il governo italiano – nell’occasione aveva detto Thomas Miao di Huawei Italy – siamo felici che abbia accettato il nostro invito a parlare di rivoluzione 5G, infrastrutture, è fondamentale interloquire con le pubbliche amministrazioni”.

Non confondano le recenti audizioni in Commissione Trasporti dei vertici diVodafone Italia (27/11), TIM Spa, Wind Tre (14/12) e Fastweb (17/12) che puntano sull’innalzamento per legge dei valori soglia dell’irradiazione elettromagnetica (da 6 V/m a 61 V/m?), prevista nel documento elettorale del MoVimento 5 Stelle, perché che Di Maio spostasse l’ago della bilancia in favore del Dragone smarcandosi da Trump (e pure da Putin) lo si era capito nel workshop sulla ‘via della seta digitale’ organizzato nell’ambasciata cinese a Roma, quando l’ambasciatore Li Ruiy senza mezzi termini aveva detto che “il XIX congresso del Partito Comunista Cinese ha ribadito la volontà di realizzare un sistema economico moderno, accelerare lo Stato innovativo, perfezionare il sistema del mercato socialista e farlo arrivare a un’apertura complessiva”. Scrivendo sull’ultimo G20 in Argentina e dell’incontro tra Trump e Xi, anche il quotidiano comunista italiano Il Manifesto ha sostenuto come “di sicuro il partito comunista cinese ha affermato il proprio impegno nello sviluppo della tecnologia 5G”, mentre secondo indiscrezioni da Pechino, China Telecom e China Unicom starebbero per allearsi in ottica 5G creando nuovo gigante da 600 milioni di abbonati controllato dal governo rosso, legato al Dipartimento del Lavoro del Fronte unito, strumento del Partito comunista cinese (il motivo per cui, a differenza di Di Maio, Trump blocca Zte e Hauwei in USA). Ma non è tutto, perché secondo il Quotidiano del popolo (massimo organo di stampa del Partito comunista cinese) avrebbe la tessera del partito anche Jack Ma, fondatore del colosso dell’ecommerce Alibaba che – come in un rompicapo – nel “Russian direct investment fund” (un fondo d’investimenti collegato al Cremlino) punterebbe a collegare la Cina con la Russia di Putin.


E qui entrano in gioco Di Maio e l’anomalia dell’entourage pentastellato, criticato anche da Il Sole 24 Ore (organo di Confindustria). Con due missioni internazionali compiute in soli due mesi, a Novembre il ministro dello sviluppo economico era volato a Shanghai per il ‘China International Import Expo’: incontrato il presidente cinese Xi Jinping, segretario generale del Partito Comunista Cinese(dietro le multinazionali hi-tech ci sono le grandi banche governative, Bank of China e Industrial & Commercial Bank of China fondata dall’ex ufficiale dell’esercito di Liberazione popolare cinese Ren Zhengfei), Di Maio ha incassato i dubbi del senatore centrista Giuseppe Esposito, già vice presidente del Copasir(comitato parlamentare di vigilanza sui servizi segreti per la sicurezza della Repubblica) secondo cui “non viene ancora posta la giusta importanza sul ruolo dell’infrastruttura. Chi controlla le reti controlla tutte le informazioni, anche h24”. Il nodo, quindi, sarebbe proprio lo spionaggio industriale, ovvero il controllo di una quantità impressionante di dati che, con Zte e Hauwei, finirebbero nelle mani dei cinesi: nonostante la smentita di circostanza di Zte Italia, con l’apertura del Tecnopolo d’Abruzzo a L’Aquila è indubbio però come l’azienda fatta fuori in mezzo occidente annuncia investimenti da 500 milioni di euro in Italia solo nei prossimi 5 anni, mentre per il New York Times Huawei avrebbe speso 600 milioni di dollari per la ricerca 5G dal 2009, destinati 800 milioni solo per il 2018.




Ma non è finita. L’ultimo appello del Comitato di tutela per l’Ambiente Monte Porzio Catone (Roma), promotore della raccolta firme Stop 5G (quasi quota 6.500 firme), apre poi un altro scenario, a dir poco apocalittico, tirante in ballo persino armi a microonde, note anche come Active Denial System (ADS), sviluppate dalle forze armate statunitensi per il controllo delle masse (il cosiddetto “goodbye effect” sperimentato in Afghanistan e che – secondo una nota dell’Aeronautica USA – causerebbe anche gravi ustioni).



“Nel video dimostrativo dell’esercito americano – preoccupato scrive il comitato dell’hinterland capitolino – vedete come può essere utilizzato per evitare proteste e sommosse nella cittadinanza. Immaginiamo che i prossimi ripetitori 5G potranno essere posizionati nelle grandi città, magari su ogni palazzo in modo che ogni cittadino potrà essere irradiato (se necessario), conoscendo la sua posizione grazie alle trasmissioni TLC. Se a questa considerazione aggiungiamo gli ultimi studi del prof. Ben Ishai del dipartimento di Fisica dell’Università Ebraica in cui si evince che le frequenze adoperate per il 5G entrano in perfetta risonanza con i dotti sudoripari trasformandoli in migliaia di antennine elicoidali, che assorbono e ritrasmettono il segnale 5G (dentro e fuori del nostro corpo), lo scenario che si viene a delineare è alquanto allarmante”.

Di Mario Martucci
Fonte:

La Vitamina D è più potente di qualsiasi vaccino

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La Vitamina D è più potente di qualsiasi vaccino


LA VITAMINA D: GLI EFFETTI E I BENEFICI PER IL NOSTRO CORPO

Il Dr. Joe Prendergast, uno dei molti esperti che stanno riconoscendo la fenomenale importanza delle vitamine per la salute, spiega perché in molti modi la vitamina D è più potente di qualsiasi vaccino.

Fonte Dr.Mercola. Traduzione di Giancarlo Luzzi

Egli cita uno studio effettuato da ricercatori tedeschi, che hanno scoperto che la vitamina D aumenta la funzione immunitaria di un fattore da 3 a 5, stimolando drammaticamente nel contempo la produzione di potenti peptidi antimicrobici.


Inoltre, l’esposizione alla radiazione ultravioletta del sole, che stimola la produzione di vitamina D attraverso la pelle, è in grado di ridurre l’incidenza delle infezioni respiratorie, insieme ad un vasto numero di altre condizioni patologiche.


La comunità medica convenzionale, con l’industria farmaceutica in testa, sta lavorando duramente per creare vaccini per ogni possibile condizione patologica, cercando di farli passare come la “soluzione” per la prevenzione delle malattie.

Potreste essere sorpresi dal fatto che la vitamina D sia così importante per la salute, specialmente se continuate a pensare che questa sia principalmente solo un nutriente per le ossa. Inoltre molte persone pensano che la vitamina D sia realmente una vitamina, mentre in realtà la forma attiva della vitamina D è uno dei più potenti ormoni del corpo e regola molti più geni e funzioni corporee di ogni altro ormone finora scoperto. La vitamina D viene prodotta come pro-ormone nella pelle, tramite l’azione della luce solare, e poi convertita nella potente forma ormonale.


Senza questo ormone si può morire ed infatti molte persone muoiono per cause legate alla deficienza di vitamina D.




IL SISTEMA IMMUNITARIO NECESSITA DI VITAMINA D PER FUNZIONARE CORRETTAMENTE.

La Vitamina D possiede un rimarchevole effetto sulla salute, influenzando circa 3000 dei 25000 geni che abbiamo e giocando un ruolo critico nella risposta immunitaria, un ruolo molto superiore rispetto alla risposta immunitaria sintetica (e spesso pericolosa) generata dai vaccini. La vitamina D potrebbe giustamente venire descritta come un “nutriente miracoloso” per il sistema immunitario, in quanto abilita il corpo alla produzione di più di 200 peptidi con funzione antimicrobica, indispensabili nella lotta contro un vasto numero di infezioni.


Un nuovo studio ha concluso che il ruolo chiave nel sistema immunitario, l’abilità della vitamina D di regolare le proteine antibatteriche, è così importante che è stata conservata attraverso almeno 60 milioni di anni di evoluzione ed è presente solo nei primati, uomo incluso ed in nessuna altra specie animale conosciuta.


Il fatto che questa risposta immunitaria mediata dalla vitamina D sia passata indenne da modificazioni attraverso milioni di anni di evoluzione e selezione naturale e sia tuttora presente in specie come le scimmie ed i babbuini, suggerisce che deve essere cruciale per la sopravvivenza, dicono i ricercatori.


La ricerca evidenza l’importanza di avere adeguati livelli di vitamina D per l’uomo e gli altri primati, soprattutto alla luce del fatto che più del 50% di bambini ed adulti negli Stati Uniti (ma anche in Italia ed in Europa, n.d.t.) sono carenti della “vitamina del sole”.


“L’esistenza e l’importanza di questa parte della risposta immunitaria rende chiaro che l’uomo e gli altri primati necessitano di mantenere sufficienti livelli di vitamina D,” dice Adrian Gombart, professore associato di biochimica e principale ricercatore insieme al Linus Pauling Institute all’Università Statale dell’Oregon.


L’intento presunto di una vaccinazione è quello di ottenere un’immunità attraverso l’esposizione del sistema immunitario a piccole dosi attenuate dell’organismo (o dei suoi antigeni) potenzialmente in grado di causare malattia. Questa strategia preventiva nella “guerra contro i germi” spesso causa così tanti effetti e danni collaterali da forzare i governi mondiali a nasconderne i rischi (le assicurazioni private andrebbero rapidamente in bancarotta se dovessero rifondere i danni, per dire la verità!), essenzialmente colludendo con i produttori dei vaccini e la comunità medica convenzionale che li amministra, nel crescente cover-up degli estesi danni che provocano.


La realtà è che i danni alla salute dovuti alla malattia per cui si cerca di sviluppare un vaccino sono di gran lunga inferiori rispetto a quelli generati dalla vaccinazione stessa.


Una seria analisi costi-benefici del metodo vaccinale della cosiddetta “prevenzione” deve tenere conto del fatto che il sistema immunitario del nostro corpo è già predisposto naturalmente a combattere le infezioni, se adeguati livelli di vitamina D ed altri nutrienti chiave sono presenti. Invece di considerare il nostro corpo essenzialmente sprovvisto di aiuto se non si interviene con l’immunità sintetica fornita dai vaccini, dobbiamo renderci conto che per eoni i nostri predecessori vissero bene per mezzo di corretta nutrizione, luce solare ed aria pulita come soli sostegni del sistema immunitario.


Non è meraviglioso, poi, che la vitamina D mostri maggiore efficacia nelle malattie rispetto a certi vaccini?


Per esempio, uno studio giapponese dimostra che gli scolari che assumono vitamina D3 come supplemento sono per il 58% meno inclini a contrarre l’influenza A. Un’efficacia molto maggiore rispetto a quella che può vantare qualsiasi vaccino anti influenzale, senza contare i potenziali devastanti effetti collaterali che i vaccini possono generare! E ci sono numerosi studi come questo che dimostrano la superiore efficacia delle strategie naturali come la vitamina D nella prevenzione delle malattie.




UNA LISTA DI PATOLOGIE CAUSATE O PEGGIORATE DALLA DEFICIENZA DI VITAMINA D:


Infezioni respiratorie


acute


Anafilassi


Anemia


Ansia


Artrite


Asma


Aterosclerosi


Autismo


Malattie Autoimmuni


Disordine


Bipolare


Danni cerebrali


Densità del tessuto mammario


Fatica Cronica


Dolore Cronico


Abilità Cognitive


Raffreddori


Craniotabe


Livelli della proteina C-reattiva


Morbo di Crohn


Fibrosi cistica


Carie Dentaria


e problemi periododontali


Depressione


Diabete


Dislessia


Eczema


Epilessia


Cadute


Fibromialgia


Infuenza


Fratture


Mal di testa


Perdita dell’udito


Malattie cardiache


Colesterolo alto


Ipertensione


Disfunzioni del sistema immunitario


Infertilità


Infiammazioni


Malattie intestinali infiammatorie


Insonnia


Claudicatio


intermittens


Patologie renali


Leprosi


Leucemia

Dolori alla schiena (lombalgia)


Basso peso alla nascita


Lupus


Degenerazione maculare


Melanoma


Meningite


(batterica)


Sindrome Metabolica


Emicranie


Sclerosi Multipla


Bassa forza muscolare


Mieloma


Miopatie


Miopia


Fascite necrotizzante


Neuroblastoma


Neuropatie


Dolori muscolari aspecifici


Fattori di rischio ospedalieri


Obesità


Osteomalacia


Osteoporosi


Parassitosi


Morbo di Parkinson


Malattie delle arterie periferiche


Polmonite


Sindrome dell’ovaio policistico


Pre-eclampsia


Psoriasi


Retinoblastoma


Ricketsiosi


Schizofrenia


Disturbi affettivi stagionali (SAD)


Sepsi e setticemia

Ictus

Tubercolosi


Ci sono infatti ricerche su oltre 200 patologie che sono state collegate alla carenza di vitamina D e che possono rispondere alla supplementazione con vitamina D o ancora meglio alla produzione nella pelle di vitamina D indotta dall’esposizione alla luce solare.


QUANDO AVETE PRESO IL SOLE L’ULTIMA VOLTA?


Questa è una domanda importante, perché la vitamina D prodotta dall’esposizione alla luce solare rappresenta il modo migliore per ottimizzare i livelli nel corpo e di conseguenza ridurre i rischi di un gran numero di malattie.


Sfortunatamente è stato riscontrato che solo il 30% della vitamina D presente negli americani è il prodotto dell’esposizione alla luce del sole, il che è dovuto all’errata avvertenza da parte delle agenzie per la salute pubblica di evitare la luce solare perché provoca il cancro (quando in effetti la produzione di vitamina D derivata dall’esposizione alla luce solare previene il cancro). Inoltre la maggior parte della popolazione lavora al chiuso e quando non lavora non passa abbastanza tempo all’aperto.
L’esposizione occasionale alla luce solare di faccia e mani è insufficiente per la produzione di vitamina D nella maggior parte delle persone. Per ottimizzarne i livelli occorre esporre al sole larghe porzioni di pelle e non solo per qualche minuto. E contrariamente alla credenza popolare, il momento migliore per essere al sole per la produzione di vitamina D è vicino a mezzogiorno.


La luce ultravioletta proveniente dal sole è disponibile in due lunghezze d’onda principali – UVA e UVB. È importante capire la differenza tra queste ed i fattori di rischio che ognuna comporta.


Prima ci sono le UVB, onde salutari che aiutano la pelle a produrre vitamina D, poi ci sono le UVA, che sono generalmente considerate poco salubri perché possono penetrare più profondamente la pelle e causare più danni da radicali liberi. Non solo, i raggi UVA sono praticamente costanti durante tutte le ore di luce del giorno, per l’intero anno, diversamente da quelli UVB che sono scarsi al mattino ed alla sera ed abbondanti a mezzogiorno.


Per utilizzare la luce solare per massimizzare la produzione di vitamina D e minimizzare il rischio di danno alla pelle il periodo migliore e più sicuro è la parte centrale della giornata (approssimativamente tra le 10 e le 12). Durante questo periodo di intensa emanazione UVB necessiterà solo una breve esposizione per produrre la maggior parte della vitamina D.


Per quanto riguarda i tempi di esposizione, è sufficiente che il colore della pelle viri verso una leggera sfumatura di rosa. Può trattarsi di soli pochi minuti per le persone con la pelle molto chiara.

Una volta che avete raggiunto questo punto il corpo non produce più vitamina D ed ogni altra esposizione al sole sarà dannosa per la pelle. La maggior parte delle persone con la pelle chiara ed i capelli biondi massimizza la produzione di vitamina D in 10-20 minuti. Qualcuno necessita di minor tempo, altri di un tempo maggiore. Più è scura la pelle, maggiore deve essere il tempo di esposizione per ottimizzare la produzione di vitamina D.

Se non è possibile esporsi alla luce solare, un lettino abbronzante (con reattori elettronici anziché magnetici, per evitare inutile esposizioni a campi elettromagnetici) può essere un’alternativa. Come ultima risorsa è possibile ricorrere ad un integratore orale di vitamina D3.


La ricerca pubblicata da Grassroots Health tratta da D*Action study dimostra che la percentuale media che un adulto necessita giornalmente si aggira intorno alle 8000 UI, questo per aumentare il livello sopra i 40 ng/ml, livello ritenuto come il minimo indispensabile per la prevenzione delle malattie.


CONOSCETE I VOSTRI LIVELLI SIERICI DI VITAMINA D?

Qualcosa come 40 esperti nel mondo attualmente concordano nell’affermare che il più importante fattore quando si parla di vitamina D sia il livello nel siero. Bisognerebbe assumere un dosaggio utile ad ottenere un livello terapeutico nel sangue come indicato dalla tabella sottostante. Per convertire i ng/ml in nmol/litro basta moltiplicarli per il fattore 2.5.


Se non conoscete i vostri livelli di vitamina D o non li avete mai verificati, sarebbe meglio farlo al più presto in quanto pensare che siano a posto è piuttosto rischioso. La deficienza di vitamina D è di proporzioni epidemiche negli Stati Uniti (ma anche in Europa, come già detto, n.d.t.) ed in altre parti del mondo al giorno d’oggi, principalmente perché la gente non passa abbastanza tempo al sole per facilitare questo importante processo della produzione di vitamina D.


Il primo passo per assicurarsi di stare ricevendo tutti I possibili benefici dalla vitamina D è quello di verificare I livelli nel sangue tramite un test denominato 25(OH)D o anche 25-idrossivitamina D oppure Vitamina D 25-OH (esiste anche il test denominato 1,25(OH)D ma quello citato precedentemente è migliore). Potete chiederlo al vostro curante.

LA VITAMINA D RAPPRESENTA UNA DELLE MIGLIORI DIFESE CONTRO LE MALATTIE

Soprattutto, la difesa migliore deriva da un robusto sistema immunitario, che le vaccinazioni possono compromettere. Supportare il sistema immunitario dovrebbe essere la prima voce della lista delle cose da fare per rimanere in salute e la vitamina D opera un ruolo cruciale in questo.

Ricordiamo che le presenti informazioni sono qui riportate a carattere informativo e divulgativo , non incoraggiamo in nessun modo il fai da te terapeutico ed invitiamo come sempre a consultarsi con il proprio curante.

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